Un esperimento con liquidi ed emulsioni - Scienza in cucina - Blog - Le Scienze

2021-12-30 16:37:11 By : Mr. RUNZICHEM SALESTEAM

Qualche tempo fa mio figlio Gabriele è tornato da scuola tutto entusiasta per un esperimento che il suo prof. di scienze (frequenta la prima media) ha fatto fare alla classe. Lo abbiamo rifatto a casa insieme, con una aggiunta suggerita da me. Ora ve lo mostro.

Abbiamo bisogno di acqua, olio e alcool denaturato. Scopo dell'esperimento è mostrare visivamente la diversa densità dei liquidi e la non miscibilità di acqua e olio, a meno di aggiungere un emulsionante.

Mettiamo un poco di alcool etilico nel bicchiere. Versiamo poi dell'olio. Questo non ha la minima voglia di miscelarsi all'etanolo, per via della sua struttura chimica e poiché l'olio è più denso dell'etanolo finisce sul fondo del bicchiere.

Ora aiutandoci con un cucchiaino versiamo a poco a poco dell'acqua, facendola scivolare lungo la parete del bicchiere in modo tale da non disturbare troppo l'etanolo. L'acqua si mescola benissimo con l'alcool ma essendo più densa sia dell'etanolo che dell'olio finisce sul fondo, portandosi con sé un poco di alcool. Se siamo stati accorti dovremmo riuscire a distinguere l'etanolo dalla miscela acqua ed etanolo sul fondo.

Che fa l'olio? Avendo una densità intermedia cercherà di stare sopra l'acqua ma sotto l'alcool. Se di olio ne avrete messo poco cercherà di formare una bolla.

Facendo molta attenzione all'acqua che aggiungete dovreste riuscire ad ottenere una bolla d'olio fluttuante nel liquido

Se agitiamo un po' la bolla, questa si divide in tante bolle più piccole, ma non vuole ovviamente saperne di mescolarsi ad acqua e alcool.

In quei giorni stavo giocando con la lecitina, l'emulsionante utilizzato nelle arie di cui abbiamo già parlato. Mi è venuto naturale quindi proporre a mio figlio un seguito dell'esperimento. Prendiamo pochissima lecitina e la stemperiamo con un poco di acqua.

L'aggiungiamo al bicchiere, agitiamo, ed ecco che le bolle sono scomparse e al suo posto c'è una soluzione uniforme.

Le molecole di lecitina sono fatte in modo tale che ad una estremità si legano all'acqua o all'alcool, mentre l'altra estremità è affine ai grassi. In questo modo riesce a mescolare due liquidi immiscibili in condizioni normali.

Se ripetiamo l'esperimento in un cilindro graduato e aggiungendo i liquidi dal più denso (acqua) al meno denso (alcool) otteniamo un bell'effetto cromatico invece della bolla precedente . La lecitina e una vigorosa agitazione producono poi una miscela uniforme.

Niente di culinario per questa volta. Mi serviva questa introduzione per poter parlare, in futuro, della vinaigrette e del salmoriglio. Volevo però approfittare dell'occasione per ringraziare tutti i Prof. di scienze delle scuole medie (inferiori e superiori) che si ingegnano per rendere interessanti le ore di lezione nonostante abbiano normalmente (troppe) poche ore a disposizione, per evitare che gli studenti di oggi la pensino come Joe Falchetto

p.s. perché, insomma, per me era il latino ad essere una palla

Scritto in Emulsionanti, Esperimento | 338 Commenti »

@ alberto. sono un buongustaio anche di carne di cavallo (l'ho mangiata in abbondanza una volta che sono stato a Catania) anche se patisce tutti i problemi delle altre carni rosse, purtroppo.

Per il resto, concordo con te e ti ringrazio per le delucidazioni. Cosa ne pensano gli altri avventori?

il consumo di carne per sè nonn mi pare favorisca il tumore gastrico. la carhne abbrustolita però è un'altra cosa l'abuso di carne (rossa, soprattutto) è perlopiù chiamato in causa nelle patologia cardiovascolari, come dice Alberto. a quanto mi dissero a lezione di gastro (ormai sono passati 6 anni, ma insomma) l'abbattimento nella frequenza di detti tumori è fatta risalire all'introduzione del frigorifero, che ha permesso di conservare gli alimenti a lungo impedendone la degenerazione e riducendo l'uso di sali e nitriti a scopo conservante.

@ Aberle spiace anche me, credimi. Ma non è proprio così. Basta fare un giro nel sito dell'American Cancer Society (tra gli altri)

http://www.cancer.org/docroot/NWS/content/NWS_1_1x_Eating_Lots_of_Red_Meat_Linked_to_Colon_Cancer.asp

per brevità, riporto i risultati. The people who ate the most red meat in both time periods were 30%-40% more likely to develop cancer in the lower part of the colon, compared to people who ate the least. People who ate the most processed meats were 50% more likely to develop colon cancer and 20% more likely to develop rectal cancer compared to those who ate the least.

Ben venga questo studio yoNON, anche se prima dicevi “ E’ che gli studi non sono così definitivi e chiari come a volte potrebbe sembrare”.

Torno a ripetere che per il consumatore “normale” le piramidi dell’ OMS (o le linee guida dell’ Inran che le recepiscono) sono utili, tengono in considerazione una massa di moltissimi studi come questi (singolarmente parziali , a volte tra di loro contraddittori e spesso focalizzati su di un sola malattia) e li trasformano in informazioni pratiche e generali per una sana alimentazione.

Invece per i singoli additivi (ed anche per i residui di pesticidi che spaventano tantissimo i consumatori poco informati), come i nitriti (ossia per le m o l e c o l e non per gli alimenti) scientificamente conta (se disponibile) la DGA = Dose Giornaliera Ammissibile Ossia quella quantità (di solito in mg o g di sostanza per kg di peso di chi se la magna) massima (con in più dei bei margini di precauzione eh) la cui assunzione per TUTTI i santi giorni di TUTTA la vita NON comporta rischi staticamente rilevabili per la salute

Ciò non toglie che di fronte a due bei prosciuttoni cotti, uno dal bell’ incarnato roseo, l’ altro grigiastro, a parità di gusto io mi pappo il secondo (pagandolo meno) presupponendo che contenga meno nitrati e nitriti (ma non 0), tu fai un po’ come preferisci.

@ alberto certo che non ci sono studi definitivi. Ma prendiamo quelli che sembrano più scientificamente fondati. e NON esiste uno studio che scagioni un uso alimentare intensivo della carne. Infatti, ed hai ragione, nella piramide dell'OMS la carne sta proprio in cima.

chi mi conosce in questo blog, sa che io sono sensibile al colore nell'alimentazione. Quindi probabilmente, potendo scegliere, prenderei il prosciutto o mortadella più bello. Ma questo succede (proprio per i motivi di cui sopra) un paio di volte l'anno.

Reagan al suo secondo mandato aveva 74 anni

La devo smettere di guardare contemporaneamente 2 blog diversi e sistematicamente sbagliare a postare i commenti. Oggi è già la seconda volta!

'sera a tutti! Credo di aver scoperto il responsabile della trasformazione del mio olio: Il beccuccio "dosatore" o come accidenti si chiama che infilo sulla bottiglia sembra essere fatto di ottone cromato che si è "scromato" in alcuni punti seminascosti che sono di un bel colore "verderame": Foto su http://rapidshare.com/files/253492826/verde.jpg Beh, morirò di sicuro, Bacillus scusa non faccio in tempo a scriverti le 2 righe di C# che poi tra l'altro sono decenni che non mi pento e non intendo nemmeno confessarmi, a questo punto

Perfida e Yononpenzo grazie in ritardo per la spiegazione sulle concentrazioni del pomodoro. Sera.

mmm... non discuto l'autorità della fonte, chiaro, ma vorrei capire meglio. si parla di forti mangiatori di carne a parità di consumo di frutta e verdura, oppure di soggetti pressocchè carnivori? perchè se è la seconda, si può questionare se abbia più peso l'eccesso di carne o la estrema povertà di vegetali. in ogni caso, la carne è buona e me la pappo certo più di una volta a settimana, ma sempre nel contesto di una dieta equilibrata (o almeno così dice il mio compagno, che fa il nutrizionista )

@ amberle "la carne è buona e me la pappo". dicevo anch'io così per la carne di balena e mi hanno massacrato. Tirando fuori ogni possibile motivazione. Speriamo a te vada meglio. magari consiglia al tuo compagno di leggere l'articolo postato e poi di farci avere un suo parere in proposito. Siamo, naturalmente, tutti curiosi di avere un parere esperto in merito, ed un nutrizionista sembra la persona migliore per darlo.

più che buongustai, mangiare carne di cavallo (orrore) in Sicilia (doppio orrore!) significa foraggiare tutta la malavita che sta attorno alle corse clandestine che colà imperano, e che si basano su maltrattamenti e abusi mafiosi sulle persone e, ovviamente, sui quadrupedi, che vengono pestati, drogati, dopati, steroidizzati, ormonati e anfetaminizzati per vincere le gare e quindi le scommesse. Carne di qualità, bon appetit!

@ yopenzo la carne di cavallo che mangiai io era ottima. anche se il metodo di cottura un po' casareccio. Ho un'amica veterinario della zona che mi ha consigliato un posto a prova di ormone. Di più non so. Stella potrà dire di più. Estendendo il tuo ragionamento però, non si dovrebbe comprare alcun prodotto (ricordo come tangentopoli sia un prodotto che parte da milano). Da quelli cinesi a quelli coreani (etica del lavoro?, lavoro minorile?), a quelli equi e solidali a parole e molto loschi nei fatti. dubito sempre dei processi alle intenzioni.

2.0, io non processo le intenzioni, bensì i fatti. Certo la mia era una provocazione e tu hai probabilmente mangiato un ottimo cavallo (che se non lo mangiavi potevi suonare il banjo appoggiato al suo dorso possente mentre sul fuoco scoppiettante il caffè stava in caldo e il coyote cantava alla luna e dirgli: "Eh, Dinamite, domani viaggeremo sino al Pecos e lo attraverseremo e poi per te, una bella stalla asciutta e biada fino a scoppiare...", ma si sa oramai che, ben condita e maillardizzata, ti papperesti pure tua suocera ). Detto questo, in certe regioni del mondo, mangio solo frutta con la buccia...

@Yop, non dire sciocchezze (mi sembri un film di serie C), le macellerie equine e le trattorie dove servono carne di cavallo non hanno nulla a che vedere con le corse clandestine (represse e diventate molto rare), sono controllate dai NAS e la carne è da animali allevati apposta. A me la carne di cavallo non piace di sapore, ma piace a tanta gente che conosco, e mi hanno detto che si deve mangiare arrostita e caldissima.

solo per maggiorenni... http://www.youtube.com/watch?v=k0KKGdb4qUY&feature=related

yop: a me la carne di cavallo piace. E' morbida e succosa. Un poco piu' dolce di quella di manzo. La compro ogni tanto e la vendono regolarmente nelle macellerie equine (ma li' solitamente compero l'asino) e nel supermercato vicino. In svitzera non si mangia?

Dario, Yop è, come me, un sentimentale. E ciò è cosa buona e giusta. Io, al solo sentir parlare di Dinamite, il mitico cavallo di Tex, mi si sono inumiditi gli occhi! I Navajos, ah, gli splendidi Navajos!

Contuttociò, ho mangiato succulenti bistecche di cavallo a Gesturi, in Sardegna, con una sapiente correzione di sapore (è vero, è un po' dolciastra) a base di olio, sale grosso, aglio tritato e rosmarino selvatico. Gnam! Ad Alghero, poi, mi servirono una costata d'asino (con lo stesso condimento) che ancora adesso, a distanza d'anni, Pavlov si rotola dalle risate nelle mie insaziabili fauci! Mmmhhh....

Ma che sentimentale! Yop provoca, aizza, dissacra e scandalizza. La carne di cavallo è uno dei motivi più validi per visitare la Sicilia. Bellissima terra a dir il vero. Passando per via Plebiscito si viene inondati da una nuvola al sapor equino. Griglie alla luce della luna e al sapore di salmoriglio riscaldano la notte. Se non fosse per quella cultura politica libica...

L'unità d'italia vista da Sud Primati del Regno delle Due Sicilie prima dell'unità col nord: Si sottolineano quelli più rilevanti

ECONOMIA: * Rendita dello Stato quotata alla Borsa di Parigi al 12%; * Minor tasso di sconto (5%); * Primi assegni bancari della storia economica; * Prima Cattedra universitaria di Economia (Napoli, A. Genovesi, 1754); * Prima Borsa Merci e seconda Borsa Valori dell’Europa continentale; * Maggior numero di società per azioni in Italia; * Miglior finanza pubblica in Italia; ecco lo schema al 1860 (in milioni di lire oro): - Regno delle Due Sicilie: 443, 2 - Lombardia: 8,1 - Veneto: 12,7 - Ducato di Modena: 0,4 - Parma e Piacenza: 1,2 - Stato Pontificio: 90,6 - Regno di Sardegna: 27 - Granducato di Toscana: 84,2

* Prima flotta mercantile in Italia (terza nel mondo); * Prima compagnia di navigazione del Mediterraneo; * Prima flotta italiana giunta in America e nel Pacifico; * Prima nave a vapore del Mediterraneo; * Prima istituzione del sistema pensionistico in Italia (con ritenute del 2% sugli stipendi); * Minor numero di tasse fra tutti gli Stati italiani * La più grande Industria Navale d'Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia, 2000 operai); * Prima Nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"); * Prima Nave da crociera in Europa ("Francesco I"); * Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l'America (il "Sicilia", 26 giorni impiegati); * Prima nave ad elica ("Monarca") in Italia varata a Castellammare; * Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113 solo a Napoli); * Primo Stato Italiano in Europa, per produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno).

INDUSTRIA: * Nell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1856 fu assegnato il Premio per il terzo Paese al mondo come sviluppo industriale (1° in Italia); * Primo ponte sospeso in ferro in Italia (sul Fiume Garigliano); * Prima ferrovia e prima stazione in Italia (tratto Napoli-Portici); * Prima illuminazione a gas di città in Italia, terza in Europa (Napoli); * Primo telegrafo elettrico in Italia; * Prima rete di fari con sistema lenticolare; * La più grande industria metalmeccanica in Italia, quella di Pietrarsa; * L’arsenale di Napoli aveva il primo bacino di carenaggio in muratura in Italia; * Primo telegrafo sottomarino dell’Europa continentale; * Primo esperimento di Illuminazione Elettrica in Italia a Capodimonte; * Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Palmieri; * Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa, vicino Napoli

GIURISPRUDENZA – ORGANIZZAZIONE: * Promulgazione del primo Codice Marittimo italiano; * Primo codice militare; * Istituzione della motivazione delle sentenze (G. Filangieri, 1774); * Istituzione dei Collegi Militari (Nunziatella); * Primo stato italiano ad istituire il Corpo dei Pompieri.

SOCIETÀ, SCIENZA E CULTURA: * Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia (San Leucio presso Caserta); * Primo Cimitero italiano per poveri (il "Cimitero delle 366 fosse"); * Primo Piano Regolatore in Italia, per la Città di Napoli; * Cattedra di Psichiatria; * Cattedra di Ostetricia e osservazioni chirurgiche; * Gabinetto di Fisica del Re; * Osservatorio sismologico vesuviano (primo nel mondo), con annessa stazione metereologica; * Officina dei Papiri di Ercolano; * La più alta percentuale di medici per abitante in Italia; * Più basso tasso di mortalità infantile in Italia; * Prime agenzie turistiche italiane; * Prima cattedra di Astronomia; * Accademia di Architettura. una delle prime e più prestigiose in Europa; * Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare; * Primo istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio); * Primo Atlante Marittimo nel mondo (G. Antonio Rizzi Zannoni, "Atlante Marittimo delle Due Sicilie"); * Primo Museo Mineralogico del mondo; * Primo "Orto Botanico" in Italia a Napoli; * Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte; * Primo Centro Sismologico in Italia presso il Vesuvio; * Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglio; * Primo tra gli Stati Italiani per numero di Orfanatrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza; * Primo istituto italiano per sordomuti; * Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo; * Prima Città d'Italia per numero di Teatri (Napoli); * Prima Città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli); * Prima Città d'Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste (Napoli); * Le celeberrime fabbriche di ceramica e porcellana, fra cui quella di Capodimonte; * Teatro S. Carlo (il primo nel mondo).

Primo atto del governo italiano: istituire una leva di 5 anni che sottrsse braccia all'agricoltura e ne provocò la crisi.

"Da qui sono iniziate le fortune del nord... con la spoliazione continua e sistematica del sud... è ben noto come i savoiardi ripianarono il loro debito pubblico (il più alto d'Europa) con le casse duosiciliane (le più floride d'Italia).

E dopo tutto questo oltre al danno la beffa... e cioè il sentirsi additare come il male dell'Italia... dopo essere stati schiacciati e sfruttati. Appare evidente, oggi come non mai, la necessità di ripresentare agli italiani la loro storia secondo criteri di maggiore imparzialità. Non per spirito di sterile polemica, ma ad onore e servizio della verità storica. Non si spiega altrimenti il fatto che prima del 1861 non esisteva praticamente il fenomeno dell’emigrazione, e che dopo tale data sono emigrati quasi 20.000.000 di dabitanti del Sud.

lo sapete come è nata l'Ansaldo di Genova? dopo l'annessione del Sud è stata smontata pezzo per pezzo l'officina meccanica di Pietrarsa (vicino Napoli), quella che ha costruito la prima locomotiva a vapore, ed è stata trasferita a Genova... poi nel tempo si è chiamata Ansaldo. Questo è solo un esempio... ce ne sarebbero centinaia. Con quali soldi e con quale lavoro la popolazione del Sud avrebbe potuto creare ricchezza dopo che gli hanno tolto le fabbriche?"

YoNp2, giuro che l'ultimissimo dei motivi per cui amo la Sicilia è... la carne di cavallo! Per ciò di cui alla sua "cultura" politica (cultura?? mah...), beh - per esprimermi con una litote - non mi garba molto.

Quanto a Yopenzo, sorry, sei in errore: la sua vena dissacratoria (che Dio la benedica), è prevalentemente di tipo reattivo: il primo ad essere scandalizzato è il suo animo nobile da ultimo dei Samurai!

Anche la minima parola fuori luogo, lo urtica, lo ingiuria, lo ferisce, lo scortica, lo strina, anzi, lo ustiona nel più profondo del nobile cuore! E' perciò che a volte si erge sulle staffe, come cavaliere invitto, a difendere le ragioni (e la ragione) del sentimento della sua profonda umanità. Naturale ch'egli lo faccia coll'arte della sottile ironia scopriveli, ovvero con la sciabola (quando ce vo', ce vo') della provocazione più sferzante!

Ah, Yop, grande anima! Oh gran bontà de' cavalieri antichi!

@yoNONpenzo2.0 Come avrai notato le critiche per aver mangiato carne di cavallo sono, a parte yop, inesistenti al contrario di quelle sulla balena. Te lo sei chiesto il perchè?

zoomx: a onor del vero se questo Blog fosse in inghilterra l'affermazione di mangiare carne di cavallo scatenerebbe critiche forse analoghe a quella sulla carne di balena Mentre mangiare cani in corea (se non sbaglio) e' culturalmente accettato e qui no. Allan Bay ha scritto un bel libro sul "cibo degli altri", e ricordo di aver letto critiche ferocissime in alcuni siti dove si possono acquistare e recensire i libri da parte di lettori scandalizzati per alcune ricette. Lasciando perdere i discorsi sulla biodiversita', il cibo e' anche cultura locale e come tale non puo' che essere in qualche modo relativizzato

@ Dario il libro si intitola "le ricette degli altri", Alla scoperta dei piatti più facili e ghiotti della cucina di tutto il mondo.

riporto il quarto di copertina e consigliando vigorosamente la lettura del libro:

Provate ad assaggiare. Questa volta i sapori vengono da lontano. Se credete che la cucina “degli altri” sia come sospesa fra la massima vicinanza di un ristorante (etnico o nazionale) e la massima lontananza di un viaggio, vi sbagliate. Allan Bay si diverte ad ammannirvi facili soluzioni anche in casa. Siete diventati cuochi? Bene, è ora di esplorare altrove.

C’è un vecchio adagio, presente in tutti i paesi del mondo soprattutto in relazione alla cucina. Dice così: ogni scarafone è bello a mamma sua. Cioè la propria cucina, del proprio paese, della propria regione, della propria città e soprattutto della propria mamma è sempre la migliore. Ciò detto, nessuno nega che esistano altre mamme, città, regioni e paesi dove si possa mangiare bene. Scopo di questo libro è di suffragare questa asserzione e stimolare i lettori a una fattiva curiosità verso le cucine e le ricette degli altri. E lo fa presentando, in tono lieve, le cucine dei vari paesi, dalla Germania agli Stati Uniti, dalla Mongolia alla Corea a tutti gli altri. Identificandone le caratteristiche salienti, con una particolare enfasi su quelle condividibili da tutti. Seguono una breve descrizione dei piatti mitici, quelli comunque (quasi) infattibili per mancanza di materie prime o di attrezzi e una galleria degli “orrori”, ingredienti e procedure, che a volte esistono, che ci fanno sobbalzare. Chiusa questa prima parte, ogni capitolo è completato da una manciata di ricette di quella tradizione gastronomica, tutte amate da chi scrive, ghiotte, facili da eseguirsi e a base di ingredienti facilmente reperibili.

Dario, forse però c'è una differenza: in Inghilterra il cavallo (come, credo, anche il coniglio) viene considerato un animale "non commestibile" in sé. V'è una sorta di tabù culturale e ideologico. Quindi, l'idea di ammazzarlo-cucinarlo-mangiarlo suscita una ripugnanza quasi di tipo etico. Altra cosa, mi pare, avviene per la balena, dal punto di vista italiano: noi sappiamo che la balena è "normalmente" utilizzata anche ad uso alimentare, ma - per così dire - non ci siamo per nulla abituati e, perciò, la cosa causa... qualche reazione in più. O mi sbaglio?

@ franco ti sbagli. il fatto di non essere abituati a mangiare la balena elimina di colpo tutti gli interessi gastronomici italiani in materia. Così come avviene per gli inglesi ed il coniglio.

O per gli europei ed il canguro ed il coccodrillo.

Singolare che ultimamente paceverde abbia autorizzato (ed anzi promosso) l'abbattimento dell'infestante canguro australe.

Ma voi lo sapete cos'è (era) il tabù? E' la limitazione dell'uso della risorsa principale della tribù: "dobbiamo consumarla poco (o niente) perchè è la nostra principale merce di scambio". Questa è la motivazione reale.

YoNp2, la tua osservazione sull' "eliminazione degli interessi gastronomici" è senz'altro vera per quanto riguarda gli italiani e la balena. Ma per gli inglesi, credo, il problema è che una certa cosa "non si fa e non si deve fare"; perciò non si tratta solo di un: "noi non la facciamo e quindi non c'interessa". Una c osa analoga, in Italia, la vedrei rispetto al "mangiare i cani" , che suscita orrore morale, quasi, ben più che un senso di... schifo. Cosa che non succede per nulla in Cina e giù di lì. (Tuttavia, durante la guerra, di cani randagi in giro per le città italiane pare che ce ne fossero pochi o punto...)

Anche io mangio carne di cavallo ,e che mi ricordi la mangio da sempre. Da bambina mia madre ce la dava macinata cruda condita con olio e limone, era buonissima. Oggi non la mangio più così, ma la mangio. Non è certamente buona per essere cucinata con salsa di pomodoro, ma arrostita è saporita e succulenta come dice Dario. Il problema è che vorrei tanto smettere di mangiare carne x tutta una questione filosofico-moral-economic-spirituale......e spesso x settimane ci riesco, ma poi qualcosa di brutale ha il sopravvento. Qualcosa che è assolutamente FISICO e allora scoppia dentro di me la voglia di una bella bistecca di brontosauro e torno nella caverna dalla quale probabilmente vengo. @XeskoChef sei pronto x la crema di limoncello? allora:1L alcool 2L di latte intero fresco 1KG di zucchero 2 bustine di vanillina 7 limonibellibelli usare la buccia del limone e solo la parte sottile gialla, metterla per 10 gg a bagno nell'alcool bollire i 2 litri di latte con lo zucchero e la vanillina. Freddare e ripetere operazione per tre volte (non chiedermi perchè) Filtrare e unire all'alcool nel quale sarà bella e dissolta tutta l'essenza dei limoni. Che dici può andare? A me va alla grande!! Ma se puoi darmi un consiglio in più..............

Ma non sarebbe più interessante storicizzare? QUANDO è nato il tabù del cavallo in Inghilterra? In relazione con che cosa? Un po' di indagine, se no si fanno solo chiacchiere perse, senza capirne di più. E' un blog scientifico o no?

Stella, per il cavallo ci hai detto. Occappa. E per il coniglio?

Se è originariamente un tabù è la stessa cosa. Non so neanche se il coniglio è sempre stato presente in GB o se è vi stato introdotto. Però, se c'era, dubito che non lo mangiassero in antichi periodi di carestia.

Certe fisime - se non imposte per motivi culturali, che poi sono sempre economici - vengono solo "a panza china"! Se pensi che ERAVAMO CANNIBALI!

Con il mio precedente messaggio volevo sottolineare che la mia critica sulla carne di balena era dovuta alla rarità della balena stessa, non avevo inserito alcuna valutazione etica. Lo stesso che ho detto in tutti i precedenti commenti riguardanti il cibarsi di carne di balena. Cavalli e cani non sono a rischio estinzione. Niente critiche, quindi.

@Stella La tua spiegazione vale per tutti i tabù?

@Stella questa del cannibalismo come fonte alimentare mi risulta nuova.

Franco ti sarai mica sbranato la natica di uno cavallini semi-bradi della Giara dai meravigliosi occhioni scuri? Se lo hai fatto hai metà del mio apprezzamento anche perchè, in Sardegna, pure io sono rimasto sorpreso dalla bontà della carne d’ asino

Yo(avolte)NONpenzo2.0: se ti mangi prosciutto o Bologna (il “vero” nome della mortadella) 2-3 volte all’ anno puoi tranquillamente consumarla anche se il contenuto di nitriti supera del 100/200% la soglia di legge. Anzi, per essere sicuro, ti consiglio di addizionarli direttamente basta solo tener conto della LD50. http://www.carloerbareagenti.com/Repository/DIR199/CH1933_I.pdf

Stella applicando la tua definizione di tabù all’ incesto ne conseguono considerazioni francamente imbarazzanti

@zoomx Ewald Volhard Il cannibalismo Bollati Boringhieri Ti confesso che ho fatto fatica a leggerlo, ma è un testo culturalmente imprescindibile. La cultura che ci insegnano a scuola (compresa università) è quanto mai lacunosa, per non dire spesso falsificata. Senza parlare delle scelte: che cosa si insegna e che cosa NON si insegna, quello che è più importante (non mi riferisco all'Italia, ma dappertutto).

alberto anche io avevo pensato allo stesso tabù

Ho dei dubbi sul fatto che la carne rossa faccia male in quanto siamo onnivori e abbiamo passato migliaia di anni a mangiare quanto ci capitava sottotiro. Magari possiamo dire che non avevamo a disposizione tanta carne come adesso.

@Alberto, non fare confusione, e studiati un po' di antropologia culturale. Se vuoi posso darti della bibliografia.

@Il "tabù" dell'incesto è a base biologica, tanto è vero che meccanismi contro l'inincrocio, biologicamente dannoso, ci sono in tutti le popolazioni animali che vivono in branco. Quindi ce lo portiamo dietro dal nostro stadio animale. Come saprete quando i gruppi umani diventano troppo piccoli si estinguono.

i tabu (anche quelli alimentari) hanno ragion d'essere diverse. La ragione citata da Stella è una tra le molte cause.

Anche perchè i tabù sono diversi per popolazioni, latitudine, etnia, gruppo.

consiglio a chi è interessato all'argomento la lettura (pure online) del seguente testo (classico) di Angelo Brelich: Tabù, miti e società - Economia e religione nell'analisi delle culture.

L'approccio è di filosofia della religione, ma non perde il suo fascino.

http://books.google.it/books?id=PXFrNurTxRsC&pg=PA42&lpg=PA42&dq=tabu+alimentari+antropologia&source=bl&ots=-yn4ZrbHX9&sig=1zxv3_7sq9xHvlQ-yvBWoAHBC7U&hl=it&ei=SNVVSpuvBoTSjAfw6ci-Ag&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8

Stella hai presenti i branchi di leoni, dove i maschi dominanti si incrociano regolarmente con figlie e nipoti? Hai presente gli studi dei genetisti israeliani sul gruppo dei samaritani (endogamico da più di duemila anni)? Non è che confondi posizioni pseudoscientifiche tipo le "tare ereditarie" delle popolazioni isolate con l' "effetto del fondatore" o da "collo di bottiglia" che sono basilari per lo studio della genetica delle popolazioni?

Lo avevo già linkato una volta, ma secondo me è una storia (poco nota) davvero interessante. http://www.ilpalo.com/storia/inviate-a-mailing-list-nuova-storia/samaritani-incesto-variabilita-genetica.htm

P.S: è chiaro che sull' incesto la mia era una battuta.

Perdonatemi se ho la tendenza a voler formulare una teoria unificatrice,ma prima o poi ci si cade tutti. Se dovesse essere verificato che eseste una relazione tra stress e tumore,e se dovesse essere verificata l'esistenza di una qualche relazione tra consumo di carne e aggressività allora è anche ipotizabile che esista una relazione tra le 2.

@Alberto mi sa che non solo non hai studiato genetica, ma neanche etologia e zoologia. I leoni maschi, diventati "adolescenti" ESCONO dal branco. Io HO STUDIATO sia etologia che antropologia culturale, e altro, e ho fatto anche un esame di genetica. Non ho letto qualche libro, ma ho un ampio settore della mia immane biblioteca dedicata a all'antropologia culturale. E studiare non vuol dire leggere, vuol dire confrontare, criticamente, TUTTI i dati che sia hanno a disposizione su un determinato argomento. Io di fisica e di chomica non parlo, ma... di quello che conosco BENE...

Stella santa.... Alberto ha parlato esplicitamente di "maschio dominante" (al plurale perche' si riferiva a "branchi") che si scopa regolarmente figlie e nipoti.... Perche' prima di volerci far sapere quanto sei colta ed intelligente non provi a leggere con piu' attenzione quello che scrivono gli altri?

Santo cielo, Stella si può sapere perché ti inalberi per una battuta inoffensiva? Se lo volessi, potresti controllare nella tua biblioteca che l' esempio della consanguineità tipica dei branchi di leoni è ben illustrato in "Razza e storia ed altri studi di antropologia" di Lévi-Strauss (potrei sbagliare testo, avendolo letto 20 anni fa, ma l’ autore dovrebbe proprio essere giusto). Come pure gli studi sulla genetica umana di Bonné-Tamir ti dovrebbero essere familiari (io ammetto di averli scoperti da poco).

Comunque ripeto una battuta è una battuta, se a te la definizione di tabù come "la limitazione dell’uso della risorsa principale della tribù" associata all' incesto non suscita ilarità pazienza, abbiamo un sense of humour differente

Non tutti gli accoppiamenti dei leoni esitano in cucciolate, e per le caratteristiche etologiche dei leoni l'inincrocio ripetuto non è probabile. Non solo i genetisti, ma qualunque allevatore conosce i pericoli dell'inincrocio ripetuto. Non me lo sono inventato io.

Lévi-Strauss è il meno consigliabile degli antropologi culturali, così come Mircea Eliade per la storia delle religioni.

Stella, perchè insisti a voler sostenere una credenza popolare, certo assai diffusa ma per niente scientifica? Hai guardato il link ai samaritani? E' proprio considerando le varietà selezionate dagli allevatori tramite incroci ripetuti che a Darwin è venuto in mente il concetto di selezione artificiale!

Sull' etologia dei leoni vedi Schaller. L' incrocio tra maschi dominanti e proprie figli e nipoti è la norma.

avrei dovuto precisare che pappo la carne di ovini, bovini, suini (oltre al pollame ed i conigli) gli equini non riesco... non l'ho mai nemmeno assaggiata. e ormai delle specialità gastronomiche del palermitano credo mi manchi solo quella, ma non colmerò la lacuna, non mi va (chiamatelo problema etico ) sull'imbreeding non mi esprimo, ne so piuttosto poco, al di fuori delle normali lezioni di genetica rivolte ai non specialisti del settore (effetto fondatore e amenitàè del genere)

@alberto: bel link, molto interessante! certo che se i progenitori portano caratteri mutati recessivi i discendenti non se la passano bene... ad esempio per quanto ricordi gli amish hanno una frequenza piuttosto elevata di una forma di nanismo con polidattilia, e gli ashkenazi patologie metaboliche (quali in questo momento non ricordo: difetti nella processazione degli aminoacidi, forse)

@ stella perchè non ti piace Levi-Strauss ?

http://milano.repubblica.it/multimedia/home/6762384?ref=rephpsp5

per gli amici milanesi. Magari ci si incontra li (senza riconoscersi)

Amberle, certo che la frequenza di alcuni alleli che determinano l' insorgenza di alcune malattie (non pericolose però ai fini riproduttivi) è più alta nelle popolazioni "piccole" rispetto alle "grandi". Ma proprio, come ricordavo a Stella, per gli effetti genetici definiti "del fondatore" e "del collo di bottiglia". Vedi anche questo link chiaro (secondo me) ed esauriente.

http://medgen.univr.it/didattica/genmed/Appunti%20di%20genetica%20delle%20popolazioni%20umane1.pdf

Riporto cosa scrive l'introduzione, ma suggerisco di leggerlo più a fondo:

“Dobbiamo tenere presente che la nostra specie è andata evolvendo frammentata in popolazioni di piccole dimensioni, fino a non molto tempo fa. Ciò significa che gli incroci per lunghissimi periodi di tempo sono avvenuti all’interno di isolati riproduttivi. In queste condizioni fenomeni quali la deriva genica, l’effetto “collo di bottiglia”, l’effetto fondatore …hanno giocato ruoli importanti”

@YoNON Levi-Strauss è il classico personaggio incaricato di dire le cose in un certo modo, cioè di orientare le opinioni in modo che le cose che non si devono capire non si capiscano, come Mircea Eliade, come in parte Sabatino Moscati, come tanti altri, sono "controllori" (no, non sono paranoica io, mi è stato confermato). A proposito, sapete che Il ramo d'oro di Frazer integrale non è mai stato tradotto in italiano e che anche il testo inglese costa un botto? (Se no l'avrei già comperato). E che il testo di Theodor Strelhow "Songs of Central Australia" è inaccessibile? C'era in vendita su internet qualche edizione antica venduta da privati a 2-3000 €, eppure non è un libro miniato, tutt'altro. Non ne hanno mai fatto un'edizione recente e normale, non è accessibile online, non è in vendita in forma digitale, nonostante affermano che sia stato digitalizzato. C'è alla biblioteca di Washington ma dev'essere consultato in loco. Se non è censura questa! Per questo testo Strehlow in vita è stato duramente osteggiato. Spiegava troppe cose.

Una precisazione sui tabù alimentari: per quanto riguarda i conigli e i sudditi della Regina Elisabetta, per quanto ne so la situazione è un pò più complessa di quanto riportato. Una sera di alcuni anni fa ero a cena con alcuni colleghi scozzesi, leggendo il menù non sono rimasti sorpresi di fronte al coniglio e mi hanno informato che per loro era un alimento normale... mentre invece di fronte alla polenta, commentavano "Da noi la pappa di mais la mangiano solamente i maiali (SIC!)."

@ lowchem effettivamente la polenta (specialmente biologica) non è che sia il massimo della vita...

Polenta conscia? Polenta taragna? Squisite. Poi il cibo inglese...

@Stella http://books.google.it/books?id=4bT3ACjkRasC&printsec=frontcover&dq=The+Golden+Bough

E' il primo risultato cercando su Google Books. PAre sia completo ma non scaricabile. Gli altri risultati sono invece incompleti.

giusto Stella! gli Scozzesi che fanno i difficili col cibo, quei sottosviluppati-in-cucina... se non è vera è ben pensata.

@ Stella si parlava di scozia non di inghilterra.

Io parlavo di cibo inglese in generale, non degli scozzesi, ho carissimi amici scozzesi, che però stanno in Italia e cucinano toscano.

@zoomx, il Ramo d'oro versione integrale è in 12 volumi.

@Stella Songs of Central Australia pare sia in un paio di biblioteche in Germania e Francia.

http://www.worldcat.org/oclc/22749904 per le biblioteche. C'è anche un link ad Amazon ma ovviamente dice che è fuori catalogo.

@Stella Lo immaginavo mi era sembrato troppo facile

è che... la cucina scozzese offre una cucina più tradizional-popolare che non quella dall'identità fluida inglese.. che offre le sue fish & chips e poco altro. (però si può trovare dell'ottimo indiano)

Haggis polmone di agnello, mi dicono dalla lunga preparazione, ma buonissimo

redware e dulse alghe. Sono ormai poco diffuse, ma sono tipiche del luogo. Arrostite sono magiche.

Black pudding una sorta di sanguinaccio

e poi avena, avena, avena. In quasi tutte le ricette, salate e dolci.

@zoomx Nel link non si parla di biblioteche in Germania e Francia.

Beh, qualcosina di buono c'è in tutte le cucine, ma in generale... meglio Francia, Spagna e anche Russia (ci ho mangiato benissimo) non Germania, Austria, etc (tolto i dolci). Non parliamo del Nord Europa.

@Stella clicca su "Borrow or obtain a copy" ti dovrebbe dire che in Italia non c'è e quindi proporti diversi stati europei.

Per la Francia da questi due risultati

Biu Langues Orientales Paris Cedex 07, 75007 France

Interuniv Des Langues Orientales Paris, 75007 France

PEr ogni biblioteca c'è un link che porta... al sito della bilbioteca direttamente alla scheda del libro.

@ stella dissento. Il nord europa offre molto. A parte la troppo citata balena, abbiamo le renne (sono buone quasi quanto il cavallo), l'alce e l'orso. Oltre che buonissimo pesce atlantico (salmone, pesce artico, etc.) Anche in spagna (scandalo) preferisco la cucina atlantica alla mediterranea. Euskalduna batu.

@zoomx ho qualche vago dubbio che ce l'abbiano per davvero, risultava che ce l'avesse anche la bibl. dell'University of California, poi alla richiesta hanno risposto di no. Poi bisogna vedere se vendono le fotocopie, proverò con la Germania, i tedeschi in genere sono i culturalmente più seri. Peccato che non ci sia anche l'indirizzo email, ma quello si trova.

Scusa YoNO, ma credo che abbiamo gusti diversi. Per il pesce mi sono bastate le sogliole dell'Atlantico

Xesco, se ci sei batti un colpo. ho bisogno di supporto. Non è basca la cucina migliore al mondo?

@Stella La prima bilbioteca francese cui mi sono collegato sembra vendesse le fotocopie. Ma non sono andato oltre.

Incece ho appena letto il tuo commento sul Regno delle Due Sicile. Grande! E dire che invece a scuola insegnano tutta un'altra storia!

Ho avuto poche occasioni di mangiare pesce al di fuori dell'Italia. Ricordo un pesce fatto semplicemente al forno con solamente dell'aglio inserito in piccoli intagli. Mi pare si chiamasse Rubio e me lo sono pappato in un posto marino sperduto lungo la costa del Quintana Roo in Messico e mi è piaciuto. La frutta che ho mangiato in Messico aveva molto più sapore di quella corrispondente che trovavo in Italia a parte le arance che invece erano verdine e molto insipide. Penso che ogni paese qualcosa di buono lo deve avere. Il problema è che si va diffondendo una sorta di cibo globale da supermercato (se qualcuno ha una definizione migliore!) e si dimenticano le particolarità delle proprie zone.

@yoNONpenzo2.0 Il cavallo è meglio della renna?

Nessuno ha mangiato il canguro? E il coccodrillo/alligatore?

Perchè la carne argentina costa così tanto e perchè il sapore è diverso dalla nostra?

@yoNO non fare snobismi che non incantano nessuno, la cucina migliore al mondo è quella italiana.

@zoomx la frutta è buona quando è maturata sull'albero, io ho mangiato spesso frutta squisita ma quando la comperi non hai nessuna garanzia, spesso la colgono acerba per motivi di trasporto purtroppo. A parte che il sapore cambia anche con la varietà, in campagna abbiamo tre varietà di albicocche, una è paradisiaca, le altre no. Proverò con anche con la biblioteca francese, grazie.

Per quanto riguarda la carne dipende anche dalla razza dell'animale e da cosa mangiano.

"Incece ho appena letto il tuo commento sul Regno delle Due Sicile. Grande! E dire che invece a scuola insegnano tutta un’altra storia!"

Il commento di Stella sulle Due Sicilie è pari pari il commento di Berlusconi sui risultati del suo governo.... Chiacchere, esempi eclatanti con dietro niente, mistificazioni generalizzate di una situazione sociale che invece era ed è ben conosciuta come del tutto arretrata strutturalmente ed economicamente..... E' interessante il fatto che ancora c'è chi difende certe idee che non sono basate su alcuna corrispondenza reale, perchè l'esistenza di industrie sovvenzionate dal Re per interessi propri non è affatto la dimostrazione di un livello di industrializzazione che di fatto era zero, e accompagnato da un livello di gestione della proprietà terriera e della produzione agricola che era peggiore di quella medioevale.... Il sud deve smettere di piangersi addosso e cercare invece di liberarsi dalle catene della criminalità e delle corporazioni, che poi sono strettamente alleate.....

@mikecas per piacere non parlare di cose che non conosci. Quando parli di fisica io sto zitta.

Anzi non solo non le conosci, ma le capisci all'incontrario, Solo stereotipi.

@ stella ho vissuto a lungo in Euskadi e ti posso assicurare che non ho rimpianto la cucina italiana per nulla. Per me rimane la migliore tra tutte quelle che ho provato.

@zoomX cavallo o renna... Non so dirti. Vengono preparati diversamente, conditi e serviti diversamente. La renna normalmente con purè di patate e una salsina di frutti di bosco. Il cavallo con il salmoriglio, o in polpette, divine. L'alce invece è più duro di entrambi, ma molto gustoso.

ho provato il coccodrillo (non l'alligatore). Carne chiara. simile al merluzzo, però più consistente. A volte la si utilizza al posto del pollo in alcune ricette.

il canguro (essendo soltanto cacciagione) ha carne magrissima, stopposa, dura. a mio avviso è meglio cotta a lungo, tipo brasato.

E' una carne molto consigliata perchè non d'allevamento e quindi risponde bene a molte critiche che vengono mosse ai carnivori.

Non ho dubbi che la cucina basca sia buona, ma quella italiana è la più varia e più ricca e non so se tu la conosca tutta. Poi quello è un parere tuo, non universale.

@ stella certo che è il mio parere. Come quello rispetto alla cucina italiana è il tuo. A proposito di conoscenze ... sai cos'è un percebe? una necora? Ognuno sa quel che sa. E sulla base di quello giudica.

Stella santa, il problema è che tu pensi di conoscere troppe cose.... ed invece non è vero....

@mikecas io CONOSCO tante cose, a differenza di te che conosci tante tante cose in ambito di fisica chimica etc, ma di storia etc etc etc NO, lasciatelo dire, lo affermi tu, ma non è vero, hai conoscenze molto superficiali e stereotipiche. Il problema è tuo non mio.

Se ti interessa io conosco personalmente tre dei maggiori assiriologi o semitisti (Pettinato, Saporetti e Garbini) e sono in grado di dialogare con loro. Cavalli Sforza con cui ho avuto un colloquio - gli ho chiesto un po' di cose che mi interessavano - (mio padre era amico di suo suocero) mi ha detto: lei è una persona con una grande curiosità e indubbiamente molto intelligente, ma avrà un problema di interlocutori, perchè difficilmente troverà qualcuno con le sue conoscenze. Ti basta?

Stella: ma quei libri di cui parlavate, che cosa sono?

Stella santa.... sì, mi basta per capirti un poco.... sei abbastanza megalomane....

@ dario si discuteva di tabù (alimentari)

YoNON: quello l'ho capito, ma non ho capito cosa hanno di tanto misterioso quei libri che non si trovano, non sono stati tradotti e ristampati etc, manco fossero il necronomicon

Stella, scusa, sapevo qualcosa del problema delle riedizioni e riduzioni del libro di Frazer (che peraltro lui stesso aveva curato), meno dei problemi della traduzione italiana dell'integrale. Non è mai stata fatta, è vero. Quale sarebbe il motivo?

Su Lévi-Strauss ci sei andata pesante, anche Montanari, che è uno storico, considera i suoi studi imprescindibili, e adotta tranquillamente (tra altri) il suo approccio per l'interpretazione degli usi alimentari.

infatti Cthulhu sta cominciando a interessarsi di Stella. Ma sarà sconfitto.

Specifico, mio padre era molto più giovane dell'ing. Ramazzotti, era un'amicizia nata nell'ambiente di lavoro, anche mio padre era ingegnere, e fondata sulla stima reciproca. L'ing. Ramazzotti era una persona speciale.

No, mikecas, non sono megalomane, lascia perdere.

@ Roberta ribadisco la mia opinione su Levi-Strauss, ma non è che boccio tutto. Montanari invece lo stimo.

ah no, Stella santa? e che piffero di esaltata sei, allora?

Ehi, Stella, hai visto che casino ha combinato mikecas sul blog di Cattaneo? Secondo me egli si merita adeguate risposte...

@Dario se vuoi sapere qualcosa di Theodor Strelow leggi il bellissimo Le vie dei canti di Bruce Chatwin, che consiglio caldamente a tutti. "Chatwin ne "Le vie dei canti" scrive: Strehlow puntò tutto su un'idea grandiosa. Voleva dimostrare che ogni aspetto del canto aborigeno aveva il suo corrispettivo in ebraico, in greco antico, in norvegese antico e in inglese antico: leletterature che noi riconosciamo come nostre. Aveva capito il nesso fra il canto e la terra e voleva trovare nel canto, andandone alle, radici, la chiave per svelare i misteri dellacondizione umana Quando nel 197I pubblicò i Songs, una cavillosa recensione del "Times Literary Supplement" lasciò intendere che l'autore avrebbe dovuto astenersi dal divulgare la sua «grandiosa teoria poetica". pag. 41

Le vie dei canti io ce l'ho oltre cartaceo anche digitalizzato, se vuoi Dario, te lo mando per mail.

@bacillus, a differenza di te mikecas è una persona molto presuntuosa e anche un po' invidiosa, però io non parlo di fisica o astronomia, non sono in grado.

Ah, Le vie dei canti in digitale posso mandarlo a chiunque mi dia un'email. L'ho scaricato da internet ma adesso non c'è più.

@Dario, ti ho mandato il libro

La storia degli scozzesi è vera, volendo ho i testimoni. I camerieri di un ristorante di Verona a cui ho chiesto di cambiare una bottiglia di Soave di prezzo elevato (purtroppo i tappi di sughero ogni tanto fanno di questi scherzi) e che ancora adesso ricordano l'esoftalmo degli scozzesi all'evento. La polenta era in crostini di circa 2 cm, grigliati e spalmati di gorgonzola al mascarpone. L'haggis (http://en.wikipedia.org/wiki/Haggis) non è polmone di pecora, ma una miscela di cuore, fegato, polmone e grasso ovini, insaporita con cipolla, orzo e spezie, mescolata con brodo e cotta nello stomaco della pecora stessa per diverse ore a fuoco lento. Il che apre la porta ad una considerazione sugli alimenti tabù: molto spesso le idiosincrasie alimentari sono molto più legate alla psicologia che alla tassonomia: chi mangia le patelle e non le lumache, chi viceversa, chi mangia le cozze e schifa le rane (mangiano le mosche! Sic!), chi compra la coda di rospo e inorridisce di fronte a una rana pescatrice, chi non userebbe mai un dado per via del glutammato e aggiunge la salsa di soja per insaporire...

The Golden Bough e Heart of Darkness 2 dei libri che hanno ispirato Coppola nella riscrittura di APOCALIPSE NOW, The Golden Bough fa mostra di se sulla scrivania di kurtz;l’argomento è stato gia ampiamente trattato nel OT sul gelato OGM e in seguito etichettato come slidilliriamento filosofico.Affascinante ! Kurtz sostiene che la conoscenza profonda è quella che che si sperimenta attraverso la mente,il cuore e l'anima ;io quoto totalmente ,hai voglia a dire che conosci tutto l'universo seduto comodamente a casa.

scusate, una domanda: ma se anziché alcol etilico puro, si usa un alcolico, questa suddivisione verrebbe ugualmente?

vorrei sapere che cosa gli da la gradazione al limoncello se è l,acqua o il zucchero

tiziana: la gradazione è relativa all'alcol.

FiorDivanilla: non ne sono sicuro, probabilmente devi usare un alcolico molto forte, con una buona gradazione alcolica

Chiederei caldamente a Stella per favore se invia anche a me in formato elettronico il file col libro di CHATWIN da lei citato, per motivi di studio e interesse personale. Sono cantante e appassionato di filosofia della musica. Sarà che il mio prof di lettere al liceo prendeva bonariamente in giro certa letteratura dove il contadino canta beato mentre fa i suoi pesanti lavori, citando (mi pare) Ruzante et al. dove il contadino invece che fa? bestemmia!...tuttavia mi sfugge dove starebbe, rispetto alla vocalità in senso stretto, il 'legame colla terra' (intesa però come elemento fisico: o come dato e variabile geografica quindi culturale?). Consiglio inoltre a chi avesse simili interessi il saggio di filosofia fenomenologica dal titolo Filosofia della musica (Giovanni Piana) http://www.filosofia.unimi.it/piana/filosofia_della_musica/pdf/filosofiadellamusica.pdf (e altri titoli sul sito della stessa università di Milano). Un po' datati e forse non 'sistematici' o inappuntabili però a me hanno messo in moto (seppur confuso) un po' di associazioni mentali, più del 'religioso' e misticheggiante (come approccio) Pietre che cantano (Marius Schneider), anche se ammetto, affascinante potenzialmente. GRAZIE! Ale

Non sto facendo necroposting, sto solo cercando un 3D adatto... Ieri sera ho sperimentato una idea trovata a casa di Xescochef, una emulsione a base di melanzana arrostita al forno, frullata con olio, limone, timo, un tocco d'aglio.Fantastica! La texture è morbidissima e compatta nello stesso tempo, davvero difficile da distinguere da una maionese classica, se non per il gusto di melanzana. Il quantitativo di olio è molto ridotto rispetto alla maionese, quindi anche dal punto di vista calorico l'idea è ottima. Ma che cosa fa da "tensioattivo" nella melanzana per stabilizzare l'emulsione? Qualcuno ha delle idee?

[...] http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/06/29/un-esperimento-con-liquidi-... [...]

Avrei una domanda (a proposito: grazie per la voglia e la pazienza di tenere aperto un blog cosí interessante ed intelligente. Grazie davvero ) É lecito secondo lei usare la lecitina... per stabilizzare i liquori fatti in casa a base di latte/panna tipo baileys? Perché io ne faccio di buonissimi ma il problema é appunto mantenere l'emulsione. La prego m'illumini...

Ieri mattina mi sono accorto che il mio dopobarba, fino al giorno prima limpido, si è stratificato: la parte oleosa (olii essenziali) e venuta a galla in forma di goccioline. Ho pensato che un abbassamento della temperatura abbia fatto entrare la soluzione nella zona con lacuna di miscibilità, così ho intiepidito il tutto e ho agitato, ma niente da fare. Che cosa può essere successo? Che qualche solvente (sull'etichetta leggo etanolo, acqua e isopropanolo) sia evaporato?

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Se si lascia l'emulsione per tanto tempo cosa succederà ? Immagino che l'olio tornerà a galla, ma non c'è nessuna possibilità che si rivenga alla situazione iniziale ? In basso acqua, poi olio, poi alcool ?

Esistono degli emulsionanti idrofili, ma non alcolofili ? Se così fosse l'emulsionante mescolerebbe acqua e olio, e lascerebbe sfuggire l'alcool...

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Ciao! Allora, io invece faccio la crema di limoncello, ma una volta imbottigliato, se passa troppo tenpo si formano dei grumi. La lecitina può forse aiutarmi in questo caso? In che proporzione dovrei usarla diciamo in una bottiglia da 1 l di crema di limoncello?

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ciao Dario, sono capitato sul tuo sito di altissima qualità divulgativa alla ricerca di una risposta alla domanda: qual è il modo migliore per la conservazione dell'olio EVO a livello casalingo? soprattutto per quanto riguarda evitare l'esposizione all'ossigeno (luce e calore sono elementi più facili da controllare)

a livello professionale gli oli di qualità vengono stoccati in contenitori di acciaio con azoto a separare il prezioso liquido dall'aria, oppure tramite galleggianti a olio o ad aria (anche per il vino).

e a casa? agli oli di qualità in bottiglia viene spesso aggiunta una goccia di azoto prima della chiusura, per la conservazione delle caratteristiche in stoccaggio, ma una volta aperta la bottiglia, o la latta, la quallità dell'olio inizia velocemente a deteriorarsi, aumentando acidità e abbassando il tenore in polifenoli, eliminando di fatto le caratteristiche che definiscono un olio "EVO"

le ho pensate tutte, ho visto che adesso vanno di moda i bag-in-box, che vanno bene per evitare l'esposizione a nova aria ogni volta che si apre la bottiglia per versare l'olio, ma in quanto a permeabilità all'ossigeno pre-apertura lasciano a desiderare rispetto al vetro..

mi è venuta un'idea.. di cui volevo chiederti un parere.. io la sparo.. munirsi di uno di quei fusti in acciaio, con rubinetto, da 5 litri, reperibili in commercio, e una volta introdotto l'olio, coprirlo con un velo di alcool denaturato...

l'olio viene estratto da sotto, e sopra viene isolato dall'aria (credo).. tu cosa ne pensi?

grazie mille in anticipo dell'eventuale risposta.

Quando prendevo le latte da 5 litri (e quando ho spremuto il mio seme di girasole) travasavo in bottiglie di minore capacità, per ridurre l'esposizione all'ossigeno.

.. è la stessa idea che mi è venuta, in alternativa.. bottigliette da mezzo litro, riempite quasi fino all'orlo.

ormai quest'anno ho fatto ordine per bag-in-box.. solo poi ho visto i due problemi di: - possibile rilascio ftalati - variabile permeabilità all'ossigeno

2 parametri entrambi dipendenti dal tipo di multistrato della bag... ma non completamente eliminabili. a me interessa soprattutto l'isolamento dell'olio dall'ossigeno, perchè a quano ho letto il rilascio di ftalati dovrebbe essere minimale..

tra quando apro una bottiglia e quando la finisco, mi accorgo nettamente della differenza in piccantezza e amaro dell'olio.. addio polifenoli e benefici dell'olio..

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Appunti di viaggio: la pizza

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Bicarbonato, lievito chimico o baking soda?

Il finto scoop di Striscia la Notizia

Saluti (gastronomici) dalla città eterna, con tanto di (a)matriciana

Miti culinari 5: le virtù dello zucchero di canna

Sulle proprietà endocroniche della Tiotimolina risublimata

Il bollito non bollito di Massimo Bottura

OGM: le ragioni di chi dice no

Il poeta e lo scienziato

Gastronomia darwiniana. Se è speziato, un motivo c’è

Le difficolta' del pane biologico

Il vino di Luca Pacioli

Le ricette scientifiche: il pollo Teriyaki

OGM: il ritorno di Schmeiser

Le ricette scientifiche: il maiale alla birra

Il glutine: chi lo cerca e chi lo fugge

Miti culinari 4: il cucchiaino nella bottiglia

Le ricette scientifiche: lo spezzatino base

Il buon latte crudo di una volta

Gli Ogm NON sono sterili, passando da Vandana Shiva (e Veltroni) a Nanni Moretti

BioWashBall, birra e l'esperimento di controllo

Pentole e Provette, la chimica ai fornelli

Che cos'e' lo zucchero invertito

Il Ministro Gelmini e Nature (contro i concorsi)

Il Fruttosio, lo "zucchero della frutta"

1934: sigillatura della carne e riviste d'annata

Ricette letterarie: il risotto di C. E. Gadda

Le ricette scientifiche: il guacamole

Ig Nobel italiano per il suono delle patatine

Monsanto contro Schmeiser, l'agricoltore "contaminato" dagli OGM

Le ricette scientifiche: la granita (algebrica)

Il diagramma di fase della granita

Il buco nero al CERN e la noce moscata

Chimica (e ricette) in versi

Le ricette scientifiche: il cioccolato Chantilly

Le ricette scientifiche: la panna montata

Contro la "spesa a chilometri zero

Requiem per una formula. Dramma in sei atti con sei personaggi

Vino al veleno e velenitaly, reprise

Un economista al (super)mercato

Chiarificare l'impossibile con i filtri molecolari

Non si butta via niente 2

Le ricette scientifiche: la carbonara

Miti culinari 3: la sindrome da ristorante cinese

Le ricette scientifiche: le meringhe

Miti culinari 2: il sale per montare gli albumi

La dolce neve della cucina

Quando Nature si occupa dell'Italia

Non si butta via niente

Mais, Micotossine e le "Precauzioni"

Al sangue, media o ben cotta?

Superboy e la camera a nebbia

Un uso alternativo per la Ketchup

Miti culinari 1: la sigillatura della carne

Il segreto di una buona bistecca (ma non solo) si chiama Maillard

L'OGM che non é mai esistito

Sei diventato Nero, Nero, Nero...