Packaging alimentare: le cinque idee vincenti del 2015

2021-12-01 07:26:43 By : Mr. Robin Zheng

Luca Foltran 5 gennaio 2016 Packaging Commenti

Anche nel mondo del packaging è interessante valutare i cambiamenti e le novità in arrivo, grazie alle tecnologie innovative che consentono di semplificare e rendere quasi banali alcune azioni quotidiane. Dato che il packaging deve sempre avere tre caratteristiche: essere economico, ecologico e pratico, la ricerca si sta orientando sempre più verso il concept packaging. Molte novità riguardano infatti il ​​design, la forma, la possibilità di ridurre il materiale necessario e di risparmiare spazio all'interno del frigorifero. Tuttavia, le vere rivoluzioni non mancano. Ecco alcune delle nuove tecnologie sviluppate nell'ultimo anno.

Ispirato da una semplice mela, un team di ricercatori dell'Università di Harvard guidati dal professor David Edwards ha creato una tecnologia chiamata Wikicell che permette di creare imballaggi per alimenti commestibili e potrebbe mettere la plastica in pensione. Parliamo di una membrana protettiva realizzata con una miscela di particelle alimentari legate ai carboidrati, in grado di essere utilizzata per: yogurt, caffè, bevande alcoliche. Tra l'altro, questa membrana permette di ridurre gli sprechi.

Ricercatori dell'Università del Connecticut, Rutgers University con il supporto di Kraft Foods hanno inventato un "linguaggio elettronico" che tramite speciali sensori cambia colore quando il cibo si deteriora e non è più commestibile. Altre soluzioni comportano conservanti che rallentano il processo di deterioramento o neutralizzano i batteri estendendo la durata di conservazione degli alimenti confezionati.

Un prodotto rivoluzionario inventato da MonoSol per il fast food è il packaging idrosolubile, utilizzabile anche per alimenti come cereali e zuppe. Questo nuovo materiale si dissolve in acqua senza lasciare tracce e senza contaminare il liquido. Il packaging permette di ridurre i tempi in cucina e rappresenta un passo avanti nella riduzione degli sprechi.

Sebbene ampiamente criticata per il suo impatto ambientale, la plastica è forse il materiale più utilizzato nel settore alimentare per le sue caratteristiche chimico-fisiche.

Scienziati della Texas A&M University propongono un nuovo materiale simile alla plastica per il confezionamento degli alimenti, che è più forte, più durevole e, soprattutto, più sottile. Lo spessore è simile a quello di un capello umano ed è più facile da smaltire in quanto ha tempi di decomposizione rapidi. Il nuovo materiale è a base di acqua combinata con un particolare polimero solubile e argilla. Il mondo legato alle nanotecnologie e ai nanomateriali è in forte sviluppo, anche se non mancano i dubbi sulla sicurezza di queste nuove tecnologie. Secondo diversi produttori di imballaggi, il vantaggio dell'utilizzo delle nanotecnologie negli imballaggi alimentari è da ricercare nella possibilità di aumentare la shelf life, in particolare di quelli processati.

Il problema di dover aprire cibi confezionati e riscaldarli o raffreddarli prima del consumo è stato affrontato da alcuni ricercatori che hanno sviluppato tecnologie ad hoc. “Microcool” è in grado di assorbire l'anidride carbonica dall'aria e rilasciarla non appena si preme un pulsante, ottenendo un immediato abbassamento della temperatura. Uno dei prodotti più apprezzati nel campo degli imballaggi autoriscaldanti, si chiama HeatGenie; un materiale che aggiunto al fondo del contenitore è in grado di riscaldare gli alimenti fino a 65°C in due minuti.

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Occorre maggiore attenzione nella raccolta differenziata. I nuovi materiali compostabili, tra i quali spicca in ...

Mi capita di vedere sacchetti biodegradabili non datati. è lecito?

Gentile Luigi, per rispettare il regolamento, le buste non devono riportare la data di scadenza: devono invece fare riferimento alla dicitura di conformità della norma EN 13432:2002 e riportare la dicitura "Prodotto biodegradabile conforme alle norme comunitarie EN 13432" sulla borsa e simboli che la certificano. http://www.ilfattoalimentare.it/sacchetti-ecologici-fini.html

Il primo packaging da rendere biodegradabile dovrebbe essere quello delle sigarette. Da ciclista, percorro 8.000 km all'anno su strade a basso traffico e vedo un'enorme quantità di pacchetti di sigarette vuoti gettati dai finestrini dell'auto a lato della strada. Una schifezza che si accumula negli anni.

Proposte belle ed emozionanti ma quando le vedremo realizzarsi. Grazie

Mi sembra che il concetto stesso di packaging edibile sia una contraddizione in termini, non credete che tra le caratteristiche che un packaging dovrebbe avere ci sia anche quella di proteggere il cibo che confeziona da contaminazioni esterne? Un es. urina di topo, escrementi di uccelli e contaminanti chimici sono solo alcuni esempi di sostanze che possono venire a contatto con gli alimenti durante il trasporto e la conservazione, ma se l'imballaggio stesso è commestibile, l'imballaggio dovrebbe essere imballato, non credi?

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