Menu per la Festa del papà: dall'antipasto al dolce, 32 ricette da sperimenare

2022-05-29 08:50:28 By : Mr. Gangjin Zhao

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Per celebrare la Festa del papà ecco un intero menu dedicato, dall'antipasto al dolce: tra ricette tipiche e creative, tutti i piatti da cucinare per questa ricorrenza.

Il 19 marzo è una ricorrenza molto sentita non solo in Italia, ma anche in una parte d'Europa e del Sud America: parliamo del giorno di San Giuseppe, in molti Paesi particolarmente importante perché considerata la Festa del papà. Questa data, infatti, secondo la credenza popolare, sarebbe quella della morte di San Giuseppe, "padre adottivo" di Gesù. E cosa c'è di meglio che celebrare con un menu speciale? Ecco dunque le ricette da cucinare per la Festa del papà, fra pietanze tipiche e qualche idea più creativa.

Il legame fra il santo falegname e il cibo è evidente: a esprimerlo al meglio sono le Tavole di San Giuseppe, una delle tradizioni più caratteristiche associata al 19 marzo. Diffusa in tutto il Sud, è una pratica che consiste nell'allestire delle tavolate con dei cibi rituali, legati alle storie dei santi: a queste mense vengono poi invitati i meno fortunati, ma anche amici e parenti. Le celebrazioni si svolgono in modo diverso a seconda delle zone: è un'usanza molto diffusa in Sicilia, in Puglia e in Molise. La sera del 18 marzo le famiglie che intendono assolvere un voto o esprimere una particolare devozione al santo allestiscono in casa un tavolo su cui mettono l'immagine del santo insieme a paste, verdure, pesci freschi, uova, dolci, frutta, vino.

Uno dei riti più particolari sono le Tavole di San Marzano di San Giuseppe, comunità arbëreshe in provincia di Taranto: qui si presentano 13 piatti tipici, che vengono offerti a curiosi e turisti. A Gela, cittadina in provincia di Caltanissetta, coloro che devono fare un voto hanno l'obbligo di passare dalle case dei concittadini, mesi prima, chiedendo qualcosa da donare ai poveri in nome di san Giuseppe, di solito cibo; nelle case dei compaesani ci sono già altari allestiti, sotto cui mettere non solo lenzuola o tele ricamate, ma anche tantissimi prodotti alimentari. La "Cena di san Giuseppe" qui inizia a mezzogiorno del 18 marzo mentre, il giorno del santo, tre persone bisognose vengono fatte accomodare alla tavola imbandita per servire loro la cena.

Ma sono tantissime le pratiche legate al cibo, in onore di San Giuseppe: ovunque sia viva questa ricorrenza si allestiscono tavole e cucine all'aperto per offrire a credenti e passanti specialità dolci e salate, tendenzialmente fritte. Si fa così nel Canton Ticino, con i tortelli di san Giuseppe, a Firenze, dove so vendono le "frittelle", ma anche Napoli con le zeppole, fino a Palermo con le sfincie di San Giuseppe, mentre a Gravina in Puglia si prepara la focaccia di san Giuseppe, u ruccl.

Ecco dunque un menu intero per onorare la Festa del papà, e le tradizioni legate a San Giuseppe: alcune delle ricette più tipiche già nominate accanto a idee più creative e fantasiose.

Il baccalà fritto è un piatto facile e molto saporito preparato con bocconcini di filetto di baccalà impanati e poi fritti. Protagonista indiscusso della tavola delle feste, si cucina in tutta Italia, ma appartiene alla cucina tradizionale romana. Ottenuto attraverso un processo di conservazione sotto sale, il baccalà è tra i pesci più amati per la sua versatilità e il gusto deciso.

U ruccl è una focaccia di grano duro arrotolata, tipica della tradizione pugliese e in particolare della città di Gravina. Preparato in occasione della festività di San Giuseppe, questo calzone ripieno a forma di spirale, chiamato u ruccl in dialetto gravinese, si farcisce con cipolle sponsali stufate, alici e uvetta. Un ripieno originale e saporito, dal gusto delicato e sorprendente, che stupirà anche i palati più esigenti.

Le frittelle di zucca salate sono un piatto sfizioso e facile da preparare: un salva cena vegetariano che piacerà tanto anche ai bambini, e che potete servire come antipasto, per un aperitivo o da accompagnare con un contorno di verdure. Nella nostra ricetta abbiamo utilizzato la zucca cruda grattugiata, mescolata a un impasto realizzato con farina, uova, parmigiano e lievito istantaneo. Una volta pronte, saranno fritte in abbondante olio ben caldo e servite subito. Una ricetta velocissima, quindi, e senza lievitazione. Ecco come prepararle.

Le zeppole di pasta cresciuta sono delle frittelline salate tipiche della cucina napoletana. Soffici, gonfie e irresistibili, vengono chiamate anche zeppolelle fritte e sono diffuse come classico street food: insieme ai crocchè di patate, meglio conosciuti come panzarotti, possono essere gustate nel classico cuoppo napoletano, il cartoccio a forma di cono riempito con ogni tipo di frittura e consumato per strada.

La focaccia con catalogna è un rustico ricco e molto saporito. Un guscio di pasta per pizza, soffice e ben lievitato, accoglie al suo interno un ripieno goloso e filante. La catalogna, dal retrogusto leggermente amarognolo, viene sbollentata in acqua, ripassata in padella con pomodorini, olio, aglio e peperoncino, quindi arricchita con provola a fettine, per un risultato finale irresistibile. Una preparazione assolutamente versatile, che può essere farcita con ciò che avete a disposizione in casa, perfetta da gustare tiepida in occasione di un aperitivo con gli amici, una gita fuori porta o un pranzo al parco. Scoprite come fare seguendo passo passo la nostra ricetta.

In Sicilia è ancora acceso un ampio dibattito su quale sia la ricetta originale della pasta con le sarde che, però, ha tre ingredienti imprescindibili: le sarde, il finocchietto selvatico e la pasta. A Catania, ad esempio, si utilizzano uvetta, pinoli e pangrattato, ma non compare, in molte ricette, lo zafferano che, invece, nella variante palermitana è presente. La nostra versione vuole mettere d'accordo proprio tutti, unendo, in un unico piatto, i colori, gli odori e i sapori della meravigliosa regione siciliana.

I pici all’aglione sono una ricetta tipica della cucina toscana. I pici, per la precisione, sono dei grossi spaghetti fatti a mano preparati con farina e acqua tiepida e sono una specialità gastronomica della provincia di Siena. Il sugo, invece, viene preparato con l’aglione che è una qualità di aglio toscana, divenuta presidio slow food, con spicchi grandi e dal profumo meno pungente. Un primo piatto che per gli amanti è imperdibile.

Il macco di fave è una minestra tradizionale siciliana che ha molto in comune con altre preparazioni rappresentative del Sud Italia, come ad esempio le fave bianche e cicorie tipiche di Puglia e Basilicata. Originaria delle zone di Agrigento – e in particolare del paese di Raffadali – la pasta co' maccu è la pietanza tipica della festa di San Giuseppe di Ramacca, in provincia di Catania. Pare che in antichità fosse considerato "il piatto del buon auspicio" e che venisse offerto dai proprietari terrieri al termine del raccolto a tutti i contadini, per festeggiare la fine dei lavori. Il macco di fave è un piatto povero con la consistenza di una crema, ottenuta grazie alla cottura prolungata delle fave fino al loro completo disfacimento. Si tratta di una ricetta salutare e ristoratrice di cui godere tutto l'anno visto che può essere preparata sia con i legumi freschi sia con quelli secchi. Può essere servita come primo piatto o piatto unico, soprattutto se accompagnata da pasta e verdure bollite come bietole o cicoria.

L'arrosto di vitello è un secondo piatto gustoso e saporito, un grande classico della cucina italiana che si prepara di solito la domenica o per una pranzo speciale, anche di festa. Nella nostra ricetta realizzeremo l'arrosto di vitello in pentola, la preparazione ideale per chi non ha voglia o tempo di utilizzare il forno. Il consiglio è quello di scegliere i tagli pregiati per ottenere un arrosto morbido e succulento: preferite la noce, la sottofesa o lo scamone. Per comodità, fatelo legare dal macellaio con una rete apposita, in modo tale che la carne conservi la forma durante la cottura.

L'arrosto di manzo alle erbe è un secondo piatto classico, semplice ma di grande effetto, realizzato con la carne bovina arricchita da un trito di erbe mediterranee che lo renderanno profumatissimo. Una ricetta tradizionale, ideale per una cena importante, per la tavola delle feste o anche per la domenica: la sua preparazione è molto più facile da realizzare di quanto possa sembrare.

L'arista all'arancia è un secondo piatto raffinato e gustoso, un grande classico della cucina italiana ideale per il pranzo della domenica in famiglia, un'occasione speciale o una cena di festa. Protagonista della ricetta è appunto l'arista, un taglio di carne pregiato e piuttosto magro, che si presta alle lunghe cotture in forno o in padella. Per un risultato finale tenero e succoso, questa è stata prima avvolta con fettine di pancetta, poi legata con spago da cucina e infine lasciata macerare nel succo fresco di arancia.

Pollo e patate al forno sono un secondo piatto classico della cucina italiana, ma apprezzato da chiunque, grandi e piccini. Una pietanza perfetta per il classico pranzo della domenica o una festa in famiglia. Preparare il pollo al forno con le patate è molto semplice, basta seguire qualche piccola accortezza per ottenere una carne morbida e succosa all'interno, irresistibilmente croccante all'esterno e da accompagnare con un contorno di patate dorate.

Il pesce spada alla siciliana è un secondo di pesce tipico della regione Sicilia. Una ricetta semplice e veloce da preparare, si utilizzano solo prodotti del territorio. Si realizza un sugo con pomodori di pachino, i capperi eoliani e le olive e poi si cuoce il pesce spada nel sugo, in modo che assorba tutti i profumi e i sapori. Vi posso garantire che un pesce spada così saporito e gustoso non l’avete mai assaggiato.

I carciofi ripieni gratinati sono un ottimo piatto vegetariano preparato con un ripieno di mollica di pane, pecorino, prezzemolo e aglio. La preparazione di questi carciofi è molto semplice, senza aggiunta di carne, né uova, e possono essere serviti come contorno, da accompagnare a qualunque secondo, o come antipasto. Questa farcia è molto versatile, può essere sfruttata per farcire ogni tipo di verdura, dai funghi ai peperoni, alle zucchine, e se non aggiungete il pecorino diventa perfetta anche per intolleranti e vegani.

I cardi alla palermitana sono uno sfizioso antipasto molto facile da preparare. Ortaggi poco conosciuti, i cardi in realtà sono ricchi di vitamine e sali minerali e appartengono alla famiglia dei carciofi anche se da questi si distinguono per un gusto più aspro che spesso li rende difficili da cucinare. Direttamente dalla tradizione culinaria siciliana però, incontriamo questa ricetta facilissima in cui i cardi vengono bolliti e poi fritti avvolti da una croccante pastella. Avete voglia di un antipasto sfizioso o di un finger food a base di verdure per un aperitivo tra amici? I cardi alla palermitana sono quello che fa per voi, seguite la ricetta!

L'insalata di puntarelle con alici è un contorno fresco e saporito tipico della cucina romana, ma apprezzato anche in molte altre parti d'Italia, condito come da tradizione con un pesto di acciughe salate, aglio, olio extravergine di oliva e aceto di vino bianco. Questa varietà di cicoria è molto apprezzata per il suo cuore centrale bianco, composto da tanti germogli teneri e croccanti, che vengono consumati crudi in insalata. Si trovano in commercio principalmente da febbraio a maggio.

La caponata di carciofi è un contorno ricco e gustoso, una simpatica variante della classica e ben più celebre caponata di melanzane, specialità tipica della cucina siciliana. Nella nostra versione i carciofi, ortaggi dalle mille virtù benefiche e dal sapore ineguagliabile, prendono il posto delle melanzane: una volta puliti e tagliati a spicchi, vengono cotti in padella insieme a cipolla, sedano, capperi, olive e passata di pomodoro; l'aggiunta finale dell'aceto e dello zucchero le conferirà la caratteristica nota agrodolce. Una preparazione semplice e facilissima, ideale da gustare tiepida o a temperatura ambiente in accompagnamento a una carne rossa o a un formaggio stagionato. Scoprite come realizzarla seguendo passo passo la nostra ricetta.

Gli agretti al limone sono un contorno gustoso facilissimo da preparare, un piatto sano e nutrienti in cui gli agretti, anche detti barba di frate, vengono sbollentati per qualche minuto ed insaporiti con un'emulsione di succo di limone ed olio Evo. Gli agretti ricordano il sapore delle bietole ma di contraddistinguono per la loro sfiziosa forma che ricorda degli spaghettini e per la consistenza leggermente croccante. Gli agretti al limone si preparano in pochi minuti e, abbinati a secondi di carne bianca o pesce, donano gusto e sapore per una cena fresca ed equilibrata. Vediamo passo come portare in tavola questo sfizioso contorno di verdure!

La frittata di agretti è un secondo piatto vegetariano facile e gustoso, perfetto per qualunque pranzo o cena di famiglia. Accompagnate la pietanza con un'insalata fresca e qualche fettina di pane tostato e in pochi istanti avrete un pasto completo ed equilibrato dal punto di vista nutritivo. Di facile esecuzione, vi basterà pulire gli agretti e lessarli in acqua; una volta morbidi, aggiungeteli a un composto a base di uova e parmigiano grattugiato, quindi cuocete in padella fino a completa doratura.

I cardi gratinati sono un contorno vegetariano ricco e goloso. Pregiati e tipicamente invernali, questi ortaggi si presentano con coste bianche, spinose oppure lisce, che ricordano il sedano e un gusto deciso e lievemente amarognolo che richiama quello del carciofo. Qui vengono lessati e poi cotti in pirofila con una cremosa copertura di besciamella e una generosa spolverizzata di parmigiano e pangrattato: il passaggio in forno consentirà la formazione di una crosticina dorata e succulenta. Il risultato è un piatto gustoso che piacerà a tutti, anche a chi generalmente non ama le verdure. Scoprite come prepararlo seguendo le nostre indicazioni.

I bignè di San Giuseppe sono dei dolcetti di pasta choux farciti con crema pasticciera tipici della tradizione romana. Si tratta della variante regionale delle zeppole di San Giuseppe, specialità di origine campana, e vengono preparate in occasione della Festa del papà. A partire dai giorni del Carnevale e fino al 19 marzo, i banconi delle pasticcerie, ma anche di bar e gastronomie della Capitale, si riempiono di questi bocconcini golosi e irresistibili.

I tortelli di San Giuseppe sono dei classici dolcetti fritti lombardi preparati durante i giorni di Carnevale e, in particolare, il giovedì grasso. L'impasto di queste golose sfere fritte, buone sia vuote sia ripiene, ricorda quello della pasta choux: morbido e croccante allo stesso tempo. I tortelli di San Giuseppe sono una vera esplosione di gusto, molto facili da preparare anche se sei alle prime armi in pasticceria. Vediamo come farli senza errori.

Le zeppole di San Giuseppe senza glutine sono la variante altrettanto golosa, ma adatta a tutti, anche a celiaci e intolleranti, delle classiche zeppole, dolce tipico della Festa del papà. Nella versione originale, di tradizione campana, questi deliziosi bignè di pasta choux vengono fritti in olio bollente e poi farciti con crema pasticciera e amarene sciroppate. Nella nostra ricetta la farina 00 viene sostituita con quella di riso e la cottura avviene in forno, per un risultato più leggero e soffice. Farcitura e decorazione finale, con tanto di zucchero a velo, non possono invece mancare. Scoprite come realizzarle seguendo passo passo procedimento e consigli, e servitele a fine pasto in occasione di un pranzo di festa insieme a tutta la famiglia: siamo certi che nessuno rimpiangerà le originali.

Le crispelle sono delle frittelle di riso dolci che un tempo venivano preparate a Catania per la festa di San Giuseppe, mentre oggi si trovano in tutto il periodo della primavera. Una ricetta golosa e semplicissima: il riso viene cotto nel latte a cui si aggiunge anche cannella e zucchero, poi il tutto viene trasformato in una pasta da friggere e da gustare al naturale, oppure da intingere in una salsa fatta con miele e olio. Ecco come prepararle alla perfezione.

Gli sfinci di San Giuseppe sono delle frittelle di pasta choux decorate con una crema di ricotta e gocce di cioccolato, tipiche della tradizione siciliana e in particolare palermitana. Preparati in occasione della festività di San Giuseppe, gli sfinci, o sfince, sono soffici e fragranti: il nome deriva dal latino e significa appunto "spugna", per indicarne la caratteristica consistenza ariosa.

Le frittelle di riso di San Giuseppe sono il dolce tradizionale della festa del papà il 19 marzo. La ricetta è diffusa in Centro Italia ma anche in Sicilia con il nome di crespelle, sfinci o crocchè. Prepararle è davvero facile: basterà cuocere il riso nel latte profumato con scorza di limone. Il riso sarà poi amalgamato con farina, uovo e uvetta e fritto in olio ben caldo. Le frittelle saranno poi passate nello zucchero semolato e servite calde. Gustatele per la merenda: piaceranno tanto a grandi e piccini. Ma ecco come prepararle.

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