Annunciato un anno fa, Reon Pocket è in vendita in Giappone: promette grandi risultati e arriva con una speciale t-shirt in cui infilarlo. Ecco come funziona.

Si chiama Reon Pocket, lo aspettavamo da mesi visto che lo avevamo già avvistato: è un condizionatore d’aria portatile. Anzi, tascabile. Sfornato dallo spin-off sperimentale di Sony, First Flight, che aveva già firmato altri singolari progetti come un orologio e-paper, un telecomando universale e uno smartwatch modulare, si tratta di un apparecchio grande come il palmo di una mano, in plastica bianca, che si ricarica con Usb-C e si collega via bluetooth all’iPhone o allo smartphone Android. Usa l’effetto Peltier per raffrescare o riscaldare la superficie con cui è a contatto, assorbendo o rilasciando calore. Lo puoi tenere in mano oppure incorporarlo a una speciale t-shirt con una tasca per “incastonarlo” fra le scapole. Dovevano arrivarne due versioni, il colosso nipponico ne ha rilasciato per ora solo uno.

The Verge spiega che l’applicazione per iOS o Android è molto semplice e fornisce controllo diretto sulle impostazioni per la temperatura. Sono tre i livelli di fresco o di riscaldamento, più una modalità “boost” che dura solo due minuti, ed è ovviamente disponibile il controllo della velocità della piccola ventola che scarica il calore dal lato non in contatto col corpo, allontanandolo e liberandoci dall'afa. Ci sono anche modalità autonome che partono da sole avviando il dispositivo, senza quindi passare dal telefono, grazie ai sensori che riconoscono movimento e indumenti indossati per capire quanto “spingere” sull’acceleratore. Quanto dura? Due o tre ore, dipende ovviamente dall’intensità a cui lo si usa e dalle modalità che si scelgono. Si ricarica sempre in un paio d’ore. La batteria è quella che è.

Sembra però molto comodo da portarsi dietro, pesa solo 80 grammi (ricorda un po’ il Magic Mouse di Apple) per cui non dà fastidio né incorporato alla sua t-shirt né tenuto in mano o infilato altrove, magari in tasca o su un braccio. Secondo Sony, grazie appunto all’effetto Peltier - il fenomeno termoelettrico per cui una corrente che scorre tra due metalli o semiconduttori differenti posti in contatto produce un trasferimento di calore - è in grado di ridurre la temperatura corporea di superficie di 13 gradi centigradi, passando per esempio da 36 a 23. Ovviamente questo può forse essere il risultato nella specifica, e limitata, area di contatto, sul resto della pelle è molto meno pronunciato.

Nell'effetto Peltier, che è l'opposto dell'effetto Seebeck, a seconda della direzione della corrente la giunzione emette o assorbe calore, permettendo di realizzare un dispositivo riscaldante o raffreddante. Reon Pocket potrà quindi essere usato d’inverno per lo scopo diametralmente opposto – cioè, appunto, riscaldarsi aumentando la temperatura superficiale di 8 gradi. Presentato lo scorso anno con la prospettiva di essere presentato in corrispondenza con le Olimpiadi di Tokyo, poi rinviate al 2021 per la pandemia da coronavirus, il Reon Pocket al momento è in vendita solo in Giappone fra i 120 e i 160 dollari.