Emissioni da microonde (2) - Scienza in cucina - Blog - Le Scienze

2021-12-30 16:31:04 By : Mr. Leo Liao

Oggi parliamo dell’emissione delle microonde dall’odiato/amato apparecchio.

Le grandi superfici metalliche riflettono le microonde quasi perfettamente. Queste quindi rimbalzano sulle pareti interne metalliche dell’apparecchio e non possono uscire. Notate che ho scritto grandi superfici. Piccoli pezzi di metallo possono diventare molto caldi, a causa delle correnti elettriche che si generano al loro interno, e anche innescare archi elettrici e scintille. Ecco perché si consiglia di non mettere nel microonde del metallo a meno che sia espressamente pensato per l’elettrodomestico. Ma vedremo in un prossimo articolo cosa non fare con un microonde.

Lo sportello d’apertura se notate è di vetro contenente una maglia metallica bucherellata. È fatto così per permetterci di vedere all’interno. Ma le microonde non escono? No: all’interno del forno le microonde hanno tipicamente una lunghezza d’onda di  circa 12 cm per cui buchi di pochi millimetri non permettono alle microonde di sfuggire, se non in piccolissima parte. In altre parole le microonde non “vedono” i buchi e per loro è come se ci fosse una parete metallica quasi perfettamente riflettente.

Ho detto “quasi”: poiché la schermatura non è totale una piccola parte delle microonde può sfuggire. Tuttavia esistono regolamenti molto stringenti sulla quantità di microonde che possono uscire da un forno, soprattutto dal portello di apertura. Il limite ammesso è di 5 mW/ cm2 a 5 cm dalla superficie e tipicamente si ritrovano valori 10 o 100 volte più piccoli del limite ammesso. Allontanandosi dal forno le microonde rapidamente si riducono a livelli estremamente bassi e quindi non c’è da avere alcun timore.

Ricordiamo anche che le microonde sono utilizzate dagli apparati Wi-Fi e dai telefoni cellulari che, a differenza di un microonde che funziona solitamente per pochi secondi o minuti, sono costantemente in funzione, anche se a potenze più basse e non sufficienti a preparare dei popcorn (non avrete creduto a quel video virale che mostrava dei chicchi di mais scoppiare davanti a dei telefoni cellulari, vero? )

I telefoni cellulari sono molto sensibili, dovendo riuscire a catturare microonde di bassa potenza da centraline molto lontane, e si possono utilizzare per mostrare come lo sportello di un microonde lasci passare un poco le microonde.

Potete fare questo esperimento: mettete nel microonde SPENTO, ma chiuso, il cellulare e fatelo squillare. Ripeto: SPENTO, altrimenti butterete via il vostro cellulare.

A volte sul web complottistico/allarmista questo fatto viene erroneamente portato come “prova” che il microonde possa fare danni. In realtà come ho spiegato gli apparecchi rispettano tutte le norme di sicurezza e le microonde che escono non possono causare problemi di sorta. Provate a cuocere un uovo tenendolo fuori dal microonde se ci riuscite!

Se anche lo sportello fosse di metallo il cellulare non squillerebbe. Se volete fare uno scherzo a qualcuno nascondendogli il cellulare (acceso) in modo che non riesca a farlo squillare mettetelo in una pentola di metallo con il coperchio anch’esso di metallo.

Se posiziono il mio cellulare sul fondo di una pentola il segnale è ancora presente

ma se lo chiudo con un coperchio di metallo e lo lascio chiuso per una decina di secondi, quando lo tolgo il cellulare ha perso ogni segnale.

“Ok, mi hai convinto, l’apparecchio è schermato e non corro pericoli, ma quando apro lo sportello? Che succede? Le microonde non escono?”

No, il magnetron si spegne automaticamente e le onde si riducono a un millesimo dopo 4 milionesimi di secondo. E neanche Flash è in grado di aprire lo sportello così velocemente.

“Ma è vero che devo aspettare un po’ prima di mangiare qualche cosa scaldato o cotto al microonde per permettere alle onde di andare via?”.

No. Gli alimenti riscaldati o cotti con il microonde non le “trattengono” in alcun modo e non sono in grado di riemetterle. Nel cibo l’energia delle microonde assorbita viene convertita in calore praticamente istantaneamente.

“Perché il ghiaccio nel microonde non si scioglie velocemente?”

L’acqua liquida si scalda perché, come abbiamo spiegato la volta scorsa, le sue molecole polari vengono messe in rapida oscillazione dal campo elettromagnetico generato dalle microonde. Non riuscendo a ruotare completamente, per l’impedimento dovuto alla presenza di altre molecole vicine, il movimento si trasferisce per “attrito” alle molecole circostanti scaldandole. Il ghiaccio non assorbe le microonde poiché le molecole d’acqua sono mantenute in posizioni fisse nel reticolo cristallino. Le microonde quindi penetrano senza essere assorbite.

“Ma allora come funziona il defrost? E comunque il ghiaccio si scioglie. Lentamente ma si scioglie”

Con la funzione defrost il microonde viene acceso per pochissimi secondi e poi spento, ciclicamente. Nel periodo in cui è acceso le  microonde scaldano il velo d’acqua presente sulla superficie, mentre nel periodo in cui è spento il calore assorbito dal velo d’acqua si trasferisce lentamente al ghiaccio sciogliendolo parzialmente. All’accensione successiva ci sarà un po’ più di acqua sulla superficie disponibile ad assorbire microonde e così via. Ecco perché il ghiaccio lentamente si scioglie.

Alla prossima con altri esperimenti. La prima puntata di questa serie la trovate qui.

Secondo alcuni miei amici io morirò giovane perchè uso quotidianamente il microonde per riscaldare e decongelare quasi tutto. Per qualcuno, dovrebbe diminuirmi l'intelligenza e abbassarmisi il sistema immunitario. Nessuno mi ha ancora detto che potrei ricominciare a crescere in altezza....non sarebbe male!

Dario, ho raccolto la tua sfida e ho vinto! Ho cotto un uovo fuori dal microonde

PS era anche ben protetto dalle microonde residue: in una pentola di metallo, piena d'acqua e col coperchio

PPS Ho solo il dubbio che il gas che ho acceso sotto la pentola abbia avuto qualche influenza, ma tu non avevi parlato di gas

GUARDATEVI ANCHE QUESTO VIDEO SUI VARI USI "SPERIMENTALI" DEL MICROONDE... http://www.youtube.com/watch?v=wgwrn0j-rfc

Dialogo di oggi in famiglia . Preparo un tortino di patate con cipolla , pancetta magra e formaggio . La cipolla tritata la soffriggo su di un fornello a gas , vi aggiungo la pancetta tritata un po' fine . Intanto le patate le faccio cuocere nel microonde . Quando queste sono quasi completamente cotte le affetto e ne faccio un paio di strati in una padellina alternando le patate con il soffritto preparato precedentemente . Ricopro il tutto con fette di formaggio e rimetto il tutto in un fornetto elettrico onde si fonda il formaggio . Non avessi mai cotto le patate nel microonde ! "Hai rovinato il gusto delle patate ! Quando le cuocio io a vapore è tutta un' altra cosa ! Ma non senti che gustaccio hanno queste patate ? Sanno di microonde ! " Non avrò un palato raffinatissimo , ma qualcuno mi spieghi cos' è questo gusto di microonde .

“Ma è vero che devo aspettare un po’ prima di mangiare qualche cosa scaldato o cotto al microonde per permettere alle onde di andare via?”.

il manuale del mio microonde però suggeriva di aspettare per lasciar distribuire il calore nel cibo

hector dovresti fare un test in cieco:

prova a rifare il tortino col tuo metodo e fanne un altro con le patate cotte al vapore, fallo assaggiare in famiglia e verifica quanti riconoscono l'uno dall'altro.

hector, le patate cotte a microonde tendono a disidratarsi ed assumono una consistenza particolare (che a me piace moltissimo, ma ad altri no) si può risolvere il problema cuocendole in una pentola da microonde chiusa.

Io uso regolarmente il micronde ogni giorno, anche a mia figlia il latte l'ho sempre scaldato con il microonde ... ma non ho mai sentito il gusto di "microonde" ci faccio anche i petti di pollo, che prima rosolo in padella, poi inietto con cointreau e termino la cottura a microondo, vengono fenomennali..

PS iio l'uovo "lo cuocio" sino a farlo diventare sodo, spesso fuori dal microonde e non sando nessun fuoco con pentola e acqua, anzi direi che rimane sempre a temperatura ambiente... uso l'alcool etilico a 90 gradi

PROVATE QUESTO METODO VELOCISSIMO PER EVITARE CHE LA PATATA SI DISIDRATI TROPPO E QUINDI DIVENTI "COLLOSA" AL PALATO. AVVOLGETE LE PATATE CON LA CARTA ASCIUGATUTTO (MEGLIO DOPPIO STRATO) E INFRADICIATELE D'ACQUA. METTETELE SU UN PIATTO QUALSIASI NEL MICROONDE A TUTTA POTENZA PER POCHI MINUTI (DIPENDE DA QUANTE PATATE SONO E DALLA LORO DIMENSIONE, DOVETE FARE QUALCHE PROVA) PER AVERE UNA COTTURA UNIFORME E' PREFERIBILE SCEGLIERE PATATE DELLA STESSA DIMENSIONE.

Qualcuno ha provato a cuocere a metà i funghi al microonde, per poi usarli per farli trifolati in tegame?

Io cuocio le patate a microonde avvolgendole prima con la pellicola alimentare( quella che serve per chiudere la pentola prima di metterla in frigo). Dato che l'acqua delle patate, non sbucciate, potrebbe farmi gonfiare la caramellona che ho fatto, buco la pellicola con uno stuzzicadenti (2 o 3 forellini) La pellicola non si gonfia, perdo una piccolissima parte di acqua, ma non mi si raggriscinde la patata. Cotta che è la patata metto il tutto in uno schiaccia patate, plastca compresa, e con la pressione esce solo la pasta gialla mentre la buccia e plastica rimane dentro l'attrezzo!

Pero', nell'approssimazione di patata sferica, il tempo di cottura in MO dovrebbe essere indipendente dal raggio, mentre nel modo tradizionale dovrebbe essere lineare nel raggio. Quindi in MO si dovrebbe poter cuocere patate di tutte le dimensioni nello stesso tempo, al contrario della cottura tradizionale. Mah..

@MICHEPERA: il video di Geo Scienza, almeno per la parte riguardante la velocità della luce, forse starebbe meglio nell’argomento “ Su un certo video giornalismo”.

Infatti parte dalla presunzione errata che gli hot spot in un MO siano circa equidistanti per dimostrare un fatto, velocità della luce, (in questo caso reale) noto a priori.

Perlomeno strana anche la mancanza di hot spot nella terza barretta di cioccolato.

L’autore del video è in buona compagnia, l’esperimento è ripreso con varianti da decine di siti.

Meravigliosa dal punto di vista chimico l’affermazione ( a circa 7:34) che se una lampadina contiene neon è una lampadina alogena.

Accidenti! Non ci si può fidare più nemmeno della Rai? Ignorantemente avrei pensato che La posizione dei massimi e minimi d'onda fosse fissa rispetto alla posizione del magnetron, e fosse questo di conseguenza a determinare gli hot spot. Non è così?

Ps Forse nel MO non dipende dal raggio ma di sicuro dipenderà dal peso...no?

@Skeptical avresti ragione se la penetrazione delle MO nella patata fosse totale e senza attenuazione, ma così non è... la penetrazione è di qualche decina di millimetri, in forte attenuazione. Per patate piccole quindi la dipendenza dal raggio non è forte, ma per patate grosse conta principalmente la superficie, come in un forno normale, anche se la penetrazione si sente ugualmente...

@MICHEPERA: l'idea di usare la distanza degli hotspot è concettualmente elegante e corretta.

Nel mondo reale funzionerebbe se la barretta fosse messa all'uscita del magnetron in uno spazio aperto (possibilmente senza esseri umani o viventi nelle vicinanze) o in apparecchiature da riscaldamento a MO continue, tunnel con un nastro trasportatore, chiamate cavità mono modali.

Nel MO domestico le onde rimbalzano sulle pareti ( con tre lunghezze diverse, per ottimizzare l'omogeneità) e interferiscono tra di loro, si parla di cavità monomodali.

Il piatto rotante o l'antenna rotante servono a ulteriormente omogeneizzare il riscaldamento.

Ovviamente nel MO domestico si parla di cavità MULTIMODALI, non di monomodali come ho scritto per errore

[...] Oggi parliamo dell’emissione delle microonde dall’odiato/amato apparecchio.Le grandi superfici metalliche riflettono le microonde quasi perfettamente. Queste quindi rimbalzano sulle pareti interne metalliche dell’apparecchio e non possono uscire.  [...]

mikecas, OK: pensavo fosse un 10ina di cm. michepera, no good..

Cercando di fare un sia pur generico riassunto della questione: mai accendere il microbombe col cellulare dentro (soprattutto se acceso ma anche spento è uguale) e le patate vengono benissimo se ce le sai mettere nel modo giusto. Nel microbombe dico, che mi pare di questo si parli: Scienza in Cucina al suo massimo livello. Che se si chiamasse Magnetron si capirebbe pure di più, ma la ggente si sa, ormai cià paura della Scienza. Se poi con la Scienza ci si fan soldi, perlamordiddio che brutta cosa! Il fatto di siringare i petti di pollo col quantrò, dentro o fuori al microbombe, ecco questo mi pare un argomento sviluppabile, culinariamente parlando intendo, nnaturalmente...

Consiglio l' uso del microonde per 2 resurrezioni:

1) fette di pane secche: se non avete alternative passate le fette PER UN ISTANTE sotto l' acqua corrente e mettete al microonde a bassa potenza (io uso 2-300 W) per un po'; rifinite al tostapane. Potrebbero venire anche più buone che da fresche.

2) la crosta della porchetta: se è mézza, raschiate più grasso possibile (lo so, qualche sacrificio ci vuole), mettetela in un piattino leggermente sollevata perché non resti a mollo nel grasso che si fonde, e sparate a lungo microonde alla minima potenza. Fate leggermente freddare e ritroverete la croccantezza perduta. Credo che la crosta si ammolli perché riassorbe l' umidità dallo strato di grasso sottocutaneo.

Argomenti sempre più sfiziosi. Un mio amico ha tentato di ripetermi l'esperimento del popcorn in mezzo a 5 cellulari. No, non ha funzionato! Poi i commenti ... CAVOLO, io non ce l'ho causa spazio ridotto nella mia micro-cucina però a forza di vedere e sentire ricette sfiziose colle onde elettromagnetiche (diventerete tutti verdi e fosforescenti! stavo pensando di sostituire il mio forno elettrico incassato con micro completo dotato di crisp grill etc ... Sarò obbligato a provarne uno, micro-microonde ... da qualche parte riuscirò ad incastrarlo.

O.T. Per colpa di Dario, sono diventato guacamole dipendente. Gli avocado crescono ma da me è già il secondo che mi muore per qualche dannato fungo che mi brucia le foglie. O è il concime? Ma tutte le sostanze le controllo e se troppo acido lo correggo. Drenaggio ottimo. (mia moglie è un chimico;))

Solo i patiti del biologico dicono che si può far vivere e fruttificare le piante senza far nulla. Tu hai dimostrato, invece, che spesso qualcuno ci mette lo zampino in negativo. Solo che sei tu che dice il vero non gli altri.

Non credevo che mi avrebbe appassionata tanto questa serie! Però non ho ancora capito come cucinare con il microonde..

Mezza: un po' alla volta ci arriviamo, ma in generale, tranne casi particolari, e' sbagliata l'aspettativa di "cucinare" (una cosa completa intendo). Non chiederesti di "cucinare" ad un frullatore Quasi sempre il micro e' usato in un passo intermedio di una ricetta.

Se si vuol imparare cosa non utilizzare nel micoroonde è bene rivedersi la serieTV brainiac:

Il mio preferito è il palloncino ripieno di Butano con pezzetti di stagnola. Anche la vernice non è male. Non so invece se credere all'uovo di di struzzo: https://www.youtube.com/watch?v=IMM7s5RRqT4

Dario, in un prossimo articolo discuti l'effetto delle microonde sulla trasformazione delle proteine e dei grassi degli alimenti in sostanze cancerogene. E' l'altro cavallo di battaglia dei complottisti/terroristi contro l'uso dell'amato elettrodomestico. Nelle infinite discussioni sull'argomento, non sono riuscita a far capire all'interlocutore perchè anche una tazza di latte semplicemente riscaldato (a meno di 40 °C) non potrebbe mai subire un'alterazione della sua composizione chimica, perlomeno rispetto alle alterazioni che può subire una patata fritta in olio a temperature inadeguate.

Accidenti adesso raccolgo le ricette e faccio un pdf: le ricette scientifiche di spericolati in cucina. Siete bravssimi con il micro onde. Io lo uso per far rinvenire alcuni panificati gluten free che vanno surgelati se non si mangiano subito altrimenti servono solo da ferma porta... Poi anche per le patate, e poi ci faccio anche gli sformati di verdure.............

Ma perchè queste schifezze non le lasciamo agli americani che si ingozzano di precotti e surgelati? A noi grazie a Dio, piace il cibo fresco e, almeno di non essere dei dementi integrali,il tempo per cucinare normalmente lo troviamo sempre! Salutoni.Dario

Dario Fredella: ma a quali "schifezze" ti riferisci? Al mio cellulare della foto? Ok, non e' il piu' moderno ma funziona ancora bene. . . . .

No Dario, anzi il cellulare forse è la cosa più sana da pappare! E' proprio lo "strumento"da pseudocucina a lasciarmi perplesso, ma vuoi mettere accendere il forno o l'acqua sul fornello e che tutto si prepari con quelli che sono i veri tempi di cottura,trangugiando un bel Traminer oppure un bel prosecco per aperitivo? Chi scrive lavora tutto il giorno, così come mia moglie, non ha una particolare servitù in casa ed il forno a microonde, tristo regalo di matrimonio, fa felice solo il gatto che ci dorme sopra. Ciao!Dario

Diresti la stessa cosa di un frullatore? Un minipimer? Non capisco perche' il microonde, a differenza degli altri attrezzi, si tiri dietro questa immagine inutilmente negativa, come se fosse inutile. Ha i suoi utilizzi.

Il frullatore è antico quindi mi è simpatico, il miniper mia madre lo frullò dalla finestra il giorno dopo averlo ricevuto insieme al coltello elettrico. Poi non è detto che poichè non lo uso io , gli altri non debbano o possano avvelenarsi come meglio credono. A molti invece della caffettiera con una buona miscela di caffè(non cito la marca anche perchè non ne ha alcun bisogno, ma è di Trieste!)piacciono le cialde fatte con i fondi ben lavati nel cloro, solo perchè ben pubblicizzate da un siliconato(!) di Hollywood, ma per questo vogliamo forse ammazzarli?Certo che no! Un abbraccio.Dario. p.s. tanto per chiarire, come lo evito accuratamente a casa, così evito i ristoranti che rifilano precotti, preriscaldati, surgelati e congelati.

mah, sara' che io non subisco il fascino dell'antico e tradizionale. A mio parere qualsiasi caffe' di qualsiasi miscela di qualsiasi caffettiera (e non parliamo della napoletana che proprio non sopporto) perde nei confronti di un buon espresso. E se e' vero che la cialda non e' come quello della macchina da bar, mediamente lo trovo migliore che quello della caffettiera.

Anch'io amo il tradizionale, l'antico. E infatti usavo solo pentole in acciaio, poi sono passato solo al ferro e quindi con ulteriore passo verso la consapevolezza delle mie origini ho iniziato a cucinare solo sul camino a legna con terrine di coccio. Adesso stò riflettendo sull'opportunità di abbandonare la cottura per passare all'antico più antico, Però ho lo stomaco delicato, la carne cruda fatico a digerirla,

fatti un giro in qualche bar di Milano a caso, >90% caffè schifoso. Mi sono ridotto a farmi il nescafè, quando ci sono. Buono, molto, il caffè da Peck. Purtroppo è in centro ed io no.

Apprezzo molto la napoletana, però necessita di macinatura diversa. La uso i week end in campagna, comprando e facendomi macinare il caffè da Peck, naturalmente.

ormai moltissimi ristoranti usano precotti, secondo me poi li acquistano da qualche "catena", poi li personalizzano come presentazione. Ormai vado pochissimo al ristorante. Nelle Langhe, dove sono nei fine settimana è diverso. Lì ci vado poco perché mi piace cucinare, ma quando ci vado sono soddisfatto.

@Fredella, per esperienza ti dico, Minipimer, santo subito!!! Quello che abbiamo adesso, che va per i 10 anni, sta per tirare le cuoia, ma quando arriverà l'infausto giorno, verrà sostituito prontamente.

Per quanto mi riguarda, anche il microonde santo subito, anche se mi limito a scaldarci le cose. Per scongelare non mi convince perché trovo che la potenza sia troppo elevata e un po' cuoce lasciandomi con un qualcosa che devo dire un po' mi disgusta.

Quello che mi viene benissimo da cuocerci è il pesce sfilettato. Con un po' d'olio, sale e pepe e una girata di pochi secondi nel microonde, viene perfetto

Ho imparato con gli anni che quelli che odiano il microonde alla fine cucinano anche da schifo...

Se NON sai usare la cottura a microonde è meglio che lasci perdere, ma se impar,i il microonde da ottime soddisfazioni.

Inoltre, ormai quasi tutti i microonde di buon livello sono dei forni integrati e forniscono diversi tipi di cottura: microonde, grill, convenzione, vapore, ...

Si possono quindi realizzare delle combinazioni di cottura che fino a pochi anni fa erano impensabili....

Poi se vi piace la cottura al caminetto e tutta la porcheria che produce fate pure...

@Dario Fredella: immagino che i suoi commenti siano arrivati a Bressanini con una staffetta a cavallo che, con equina destrezza, seppe evitar le imboscate dei briganti e i perigli di un pluvioso guado. Anche se pare che un tal Marconi...

Il microonde è uno di quegli strumenti che, da piccolo, credevo fosse pericoloso. Ma andavo alle elementari, quelle che usavano ancora il sussidiario. Poi sono cresciuto.

Qual è la procedura per fare le uova nel MO? Io sono solo riuscito a farle scoppiare che parevano pop corn!

La domanda è "perchè vuoi proprio fare le uova nel MO?"

Beh, non e' proprio vero che non si puo' cucinare pietanze complete nel microonde. Se si utilizza un piatto crisp (che assorbe le microonde e diventa molto caldo) si ottiene una cottura molto simile al forno tradizionale. Io lo uso molto spesso perche' vivendo da sola e di conseguenza cucinando piccole porzioni ho un notevole risparmio di tempo ed energia La cosa divertente e' che per pietanze che non si girano (ad es. sformati) si ottiene il contrario del forno: croccante sotto e morbido sopra

Stefano, premetto di non aver mai provato, ma penso che se rompi l'uovo in una tazza di polipropilene di dimensioni analoghe, cuocia benissimo. Per quanto riguarda la frittata (e quasta l'ho provata), col crisp viene benissimo, in un paio di minuti e senza bisogno di girarla

una domanda per Dario, a proposito del caffé. la differenza principale tra l'espresso e la moka dovrebbe essere una più bassa temperatura di estrazione, compensata da una maggiore superficie di scambio (la granulometria del macinato è minore). Pensi che varrebbe la pena di provare un'ulteriore riduzione della temperatura, compensata da un maggiore tempo di estrazione? (in parole povere, mettendo la polvere di caffé in acqua a 50°C per un quarto d'ora, filtrando poi il liquido, magari sotto pressione per incorporare aria)

@fabio: Esistono (io ne ho uno) dei contenitori di "plastica" a forma di uovo: ci si rompe l'uovo dentro, lo si CHIUDE con l'opportuno coperchietto semitrasparente e lo si passa per un po' nel microonde. Vien fuori, se tutto fila liscio, un simil-uovo nelle varie gradazioni di "sodezza" a seconda del tempo e la potenza. Il vantaggio e' che a occhio sai quando e' cotto giusto, senza impazzire con timer, tempi di bollitura e ripresa del bollore se ti trovi a cuocere piu' di un uovo assieme.

Ma comunque l'uovo scoppia bene e con tutta la coreografia di complemento anche nel suo apposito portauovo, specie se cotto ad alta potenza: L'uovo PRIMA si cuoce in superficie e POI procede tranquillamente a far ESPLODERE l'involucro teste' cotto... e fa lo stesso anche se lo metti in un contenitore abbastanza profondo...

cioe' alla fine posso affermare, con prove alla mano, che l'uovo nel microonde esplode, indipendentemente dalla presenza del suo guscio...

Per tutti: se volete venire a cena a Roma e non essere avvelenati, vi aspetto volentieri.Confermo che, come a Milano, a Roma il caffè fa veramente schifo.Nelle Langhe si mangia benissimo, così come a Torino e lo dice uno che per lavoro e per diletto va in Piemonte due volte al mese. Chi pensa di essere Ferran Adrià con il forno a microoonde è come un giapponese che pensa di essere Rocco Siffredi......................................................At salut! Dario p.s. per qualcuno, forse intossicato da scatolame e microonde, farsi una bella risata ogni tanto non sarebbe male!Ciao.D.

Dario Fredella, stai dicendo che posso scroccarti un'ottima cena a patto di ammettere che il cibo in scatola non è un granché? Mah, quasi quasi...

Mi pare che quanto a risate i contributi non manchino

Demetrio , ti aspettiamo io,Mafy(the wife) e Uby(the cat).Ciao!Dario

L'uovo l'ho provato anche io. Il sapore è bruttino. Magari si può sperimentare ancora.

Il pesce, invece, viene benissimo, confermo. Ancora devo provare il tortino al cioccolato suggerito qualche post addietro.

Se vogliamo fare gli ecologisti è anche estremamente efficiente dal punto di vista energetico. La quasi totalità dell'energia emessa si trasforma in calore direttamente nel cibo e le dispersioni sono infinitesime. Dal punto di vista della cucina non potrei farne a meno perchè ha una versatilità notevole: sciogliere (cioccolato - burro), ammorbidire (burro), scongelare (carne, pesce, pane, verdure), cuocere (patate - carote - asparagi), scaldare (acqua - latte), riscaldare bene gli avanzi oppure per portare un piatto caldo in tavola (ad esempio un dessert a fine pasto). Ovviamente nella costruzione di un piatto è uno degli strumenti ma ha caratteristiche peculiari che influiscono sul risultato finale. Le patate cotte al microonde hanno una texture diversa a fine cottura da quelle bollite o cotte a vapore, restano più farinose e più dolci. Secondo me le temperature raggiunte dalla patata sono uniformemente più alte di quelle raggiunte con la cottura in acqua. Ho scoperto da poco la cottura degli asparagi, molto meglio che in pentola Croccanti ma ben cotti. Mai provato a scogliere il cioccolato a bagnomaria... quanta roba si sporca? Poi ti va una goccia d'acqua nel cioccolato e... salta tutto. Burro, temperatura ambiente? morbido? in pomata? fuso. Come lo vuoi, in un minuto diretto dal frigo. Scongelare: in pochi minuti (a patto ovviamente di saperlo fare ma nei nuovi modelli ci sono le funzioni a peso che vanno abbastanza bene) si passa dal congelatore alla pentola e scongelare bene un prodotto (soprattutto carne e pesce) prima di iniziare una cottura veloce è spesso fondamentale per un buon risultato. Conosco tanti che fanno scongelare carne e pesce o in frigorifero o direttamente a temperatura ambiente. Magari hanno paura delle microonde, di solito non lo sanno usare, di certo mangiano alimenti contaminati dal punto di vista microbiologico.

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Salve a tutti, ho una domanda: sono una neomamma e tiro il mio latte (che poi congelo) per la mia bambina. Tutto internet concorda sul fatto che il latte materno si possa congelare ma che per scongelarlo non si possa usare il microonde. Tutti suggeriscono invece di usare il metodo a bagnomaria, con il classico pentolino o con il più moderno scaldabiberon. Sulla base di quello che ho letto qui sospetto che non ci sia alcuna differenza tra i metodi di scongelamento (e che anzi il MO sia meno brutale), però vorrei una conferma. Grazie!

Io non ho mai allattato, ma se per caso diventassi un OGM e mi capitasse di dover allattare io lo scongelerei nel microonde il mio latte. Forse quel qualcuno che te l'ha sconsigliato ti ha detto che il bambino si mette ad ondulare tipo "ballo di San Vito" dopo la poppata?

@rb83 Quando mio figlio era piccolo è stato sempre allattato al seno fino all'ottavo mese da mia moglie, ma dal quinto mese ha ricevuto una integrazione di latte artificiale (in polvere, e quindi ricostituito) che ho sempre scaldato al microonde. Ciao Aristarco

Anche io ho scaldato il biberon al microonde.

Gli incauti genitori della mia nipotina di quattro mesi usano il MO per sterilizzare il biberon: gioventu' bruciata!

Ecco, sterilizzare i biberon nel microonde è pericoloso. Se dimentichi di togliere l'impostazione grill fondi tutto (lo so che sembra stupido ma quando sei in carenza cronica di sonno capita)

il motivo per cui si consiglia di non scaldare il latte del biberon in microonde non e' legato alla "chimica" ma alla "fisica": il microonde non modifica il latte ma lo puo' scandare in modo disomogeneo per cui c'e' il rischio di scottare il piccolo con del latte troppo caldo. La cosa puo' essere risolta facilmente: basta scuotere il biberon dopo averlo scaldato in microonde in modo da uniformarne la temperatura all'interno e verificare il risultato versandone qualche goccia sul dorso di una mano (come si dovrebbe comunque fare anche quando si usa sistemi tipo bagnomaria). Buona poppata a tutti, Beppe

Dario: volevo cuocere l'uovo nel MO perchè mi sembra uno spreco immane di tempo ed energia il mettere a bollire un pentolino d'acqua per farci un ovetto sodo!

Vedo comunque che non sono l'unico ad avere avuto difficoltà.

se mettessimo l'uovo in un barattolo chiuso, trasparente alle microonde e resistente alla pressione (ad esempio uno di quei barattoli in vetro con tappo metallico a vite che si usano per sterilizzare a bagnomaria), insieme ad un po' d'acqua, penso che lo potremmo cocquizzare o sodizzare tranquillamene senza pericolo di esplosioni la pressione all'interno dell'uovo dovrebbe essere uguale a quella esterna all'uovo, o addirittura inferiore, se nel barattolo metessimo dell'acqua distillata

Grazie a tutti per le risposte, in particolare per la bella immagine di Alberto Guidorzi-OGM Sento il bisogno di specificare però che io parlo di scongelare il latte, non di riscaldarlo. Su un sito (che parrebbe autorevole) sostengono che scongelare al MO o con acqua troppo calda possa ridurre le proprietà anti infettive del latte materno. Se volete - e se posso - vi posto il link. Secondo me c'è differenza tra la funzione defrost e l'utilizzo classico del MO: nel secondo caso l'alimento bene o male si "cuoce", ma nel primo?

Concludo confessando che io al MO ci farei anche il caffè

Dario Fredella: grazie, magari capiterà l'occasione Saluti anche alla signora e al gatto!

@ Eric: sicuro che sia energeticamente efficiente ? Quant' è il rendimento del magnetron ? Ed il suo cosfi ? E poi: in gran misura la corrente che consuma viene prodotta col metano in una centrale, quindi si brucia almeno il triplo del metano che ti basterebbe a casa. Quasi sicuramente accendere il fornello a gas è più energeticamente efficiente.

Cara Wafra, il biberon lo sterilizzano in apposito contenitore per MO; il MO in cucina non ha la funzione grilll...

Ho due amici ingegneri che, per diletto, misero a cuocere un uovo nel microonde e ne parlavamo giusto ieri in virtù di questo post. "Il botto si è sentito fin da dentro all'appartamento di fronte". Ma immagino esistano sistemi che permettano un risultato non solo pirotecnico.

Aaaah, giusto, pensandolo come parte del processo culinario mi diventa tutto più chiaro! Io non ce l'ho, ma quando torno a casa mi capita di usarlo e mi limito a scongelamento e riscaldamento, o per far rinvenire fette di pane seccate (che se lo fai in casa perché non mangi glutine è particolarmente importante consumarlo anche quando scordi di metterlo via bene).

Devo aggiornare mia nonna sulle evoluzioni di questo blog: dopo dieci anni, ancora ogni tanto prova a infilare un impasto nel mo e resta sempre malissimo..

@alessio di michele Hai ragione sul rendimento del magnetron. Le microonde emesse vengono interamente assorbite dal cibo ma in realtà rende solo il 70%. Un 30% viene dissipato in calore dal magnetron che va raffreddato con una ventola. Il discorso dell'efficienza nel trasporto dell'energia è molto più generale e, anche se nel confronto specifico da te indicato - elettricità da centrale a gas, metano da rete in casa - hai ragione, perchè la distribuzione del gas è più efficiente, bisognerebbe invece fare dei distinguo che coinvolgono altri aspetti, a partire dalla produzione dell'elettricità da fonti rinnovabili. E' proprio di ieri la notizia sul sole24ore che nei giorni scorsi si è raggiunto la produzione del 55% del totale dell'elettricità consumata, da fonti rinnovabili. Nel mio caso specifico inoltre la mia abitazione non è servita da metano ma da GPL che costa un botto... Continuo a scaldarmi il latte con il microonde, e in più non lavo il pentolino!

@Eric: ovviamente ! Volevo solo attirare l' attenzione sul fatto che in una rete immensa ed integrata come quella elettrica è un discorso impossibile da fare: anche perchè da un punto di vista fisico la corrente non è fornitura di elettroni in movimento da parte di una centrale (e comunque, anche così, quale centrale sta muovendo gli elettroni grazie ai quali ti scrivo ? L' autofertilizzante di Creis-Malville ? Quello a maree della Rance ? Quella a carbone di Civitavecchia ?), ma la messa in movimento degli elettroni del rame di casa mia, quindi l' attribuzione è ancora più ardua. Dico questo anche perché sento spesso gente che dice "evviva la trazione elettrica che inquina di meno", quasi che la corrente ci arrivasse da Marte col corriere Traco.

@Alessio, Eric : se si vuole semplicemente scaldare un liquido un MO è sicuramente meno efficiente di una pentola su un fornello a gas e inoltre l'energia elettrica è a sua volta ottenuta da gas o simili, trasmessa con perdite etc.

Un confronto interessante si ha invece se si vuole cuocere un cibo in un MO o in un forno elettrico convenzionale.

In uno vecchio studio del 1974 è stato comparato il consumo energetico di diverse preparazioni in MO vs forno elettrico ottenendo quasi sempre un consumo inferiore nel MO con un risparmio medio del 67% di energia.

http://www.jmpee.org/JMPEE_PDFs/09-4_bl/JMPEE-Vol9-Pg341-McConnell.pdf

Bisogna considerare però chel'uso del MO più comune é di scaldare/intiepidire cibi, quasi mai l'utilizzatore comune esegue intere preparazioni in MO e ritiene importante la velocità e la comodità. Inoltre i risultati finali, se non si usa grill o piatto crisp, sono diversi.

Lo studio è stato effettuato da uno dei primi produttori USA di MO, ma i risultati sembrano realistici.

Il differenziale di costo tra bollitura su gas o MO è inoltre peggiorato in Italia dal costo dell'energia elettrica molto superiore alla media Europea. In francia la maggior parte delle cucine sono interamente elettriche (resistive, induzione etc.) mentre i fornelli a gas sono una minoranza.

A me sono esplose le lumache alla borgognona perché ho sbagliato a premere il pulsante del microbombe invece che quello del grill, roba che se mi succedeva in America denunciavo qualcuno e mi facevo risarcire i danni. Morali, che costan pure di più. Capireste meglio perché lo chiamo "microbombe" se aveste visto una dozzina di Helix sparpagliate fuori dai loro gusci e dal loro contenitore con il suo bel sale grosso per sostenerle, e tutta la glassa burroso-agliata-prezzemolata-scalognata-impanata affastellata sulle tre pareti più sportello, per risparmiarvi incubi rinunciate ad immaginare la griglia superiore. Non è piacevole pulire un forno a microbombe ridotto così, dopo aver risistemato le salme. Soprattutto rimane sempre il dubbio che un po' di burro agliato-scalognato stia sempre più infiltrato in qualche pertugio ogni volta che la baracca si scalda...

Oh! Cinque secondi eh! Il tempo di voltarmi e dire "...ZZZZZZ-OH!" Poi SBOM-PAF-CIAF! Hai voglia a correre, era pure alla massima potenza...

Zeb, non è autopulente il tuo microbombe? Mettilo in funzione forno ventilato con la temperatura a palla e lascialo andare un'oretta (con la finestra aperta...). Dovrebbe carbonizzarsi tutto.

Guarda, Chino: secondo me ha come minimo una decina d'anni, e la parete di fondo benché suggestivamente screziata da svariati impropri usi è liscia, quindi escluderei che il casino che fa sia dovuto a una qualche ventola piuttosto che al motore del piatto rotante. Escludo recisamente che sia autopulente: non lo è mai stato e mai lo sarà. Almeno a giudicare da quel che ho trovato sotto gli stracci di lumaca imburrata-agliata-scalognata...

Interessantissimo dossier sulla memoria e sul suo funzionamento nell'ultimo numero di Focus!

@skeptical quasi tutti i microonde oggi hanno anche la funzione grill.

@Alessio: hai proprio ragione, l'energia elettrica non è necessariamente più efficiente, sul fatto però che in gran parte sia prodotta da metano devo dissentire. Ormai le centrali a turbogas coprono solo una piccola fetta del mercato energetico, e sono utilizzate soprattutto per coprire le carenze delle altre fonti (tipo la mancanza di sole di notte).

wafra: http://www.rinnovabili.it/energia/terna-2013-produzione-energia-verde-666/

L'energia termoelettrica comprende anche carbone, nucleare, biomasse, oli combustibili... il metano è troppo caro per essere utilizzato in base-load. Siamo un pochino OT credo

@Bressanini http://italiaxlascienza.it/main/2013/11/come-difendersi-da-bufale-e-pseudoscienza/ Questo l'avete letto?

del totale o del termoelettrico? dove hai preso questa percentuale?

vedere ad esempio http://www.autorita.energia.it/it/dati/eem6.htm

Tabella formato Excel: contiene dati nazionali 1987-2012 divisi per fonte energetica

es. 2012 Gas naturale 47,77% del totale

sul sito della terna valutano non solo l'energia prodotta ma anche quella acquistata dall'estero, il gas scende al 38% del totale consumato per il 2012 (che è comunque più di quello che immaginavo io) http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=YlYvJ381G1Q%3d&tabid=418&mid=2501

A me sembra che più che altro la lunghezza d'onda delle "micro" onde, che sono in realtà delle "macro" onde di lunghezza di centimetri, sia la garanzia. Non possono penetrare nei tessuti, non penetrano neanche nella griglai di una rete colabrodo, figurarsi se passano negli interstizi degli atomi. per quelllo ci voglio i raggi X o gamma. Scaldano, certo, ma anche il ferro da stiro scalda, mica è cancerogeno.

Bravo Paolo! Perfettamente d'accordo, e apprezzato anche il linguaggio pittoresco ma interessante. Aggiungo che chi controbatte che non ci sono solo i processi a un fotone, che sono quelli di cui tu parli, completamente irrilevanti per quel che riguarda modificazioni genetiche, le probabilita' di un processo a un milione di fotoni sono altrettanto irrilevanti. E i ferri da stiro sono davvero armi improprie.

Per wafra: http://aspoitalia.blogspot.it/2011/08/la-torta-dei-consumi-di-energia.html

tornando al discorso dell'efficienza comparativa col gas devo dire che secondo me grazie all'impianto fotovoltaico che ho sul tetto di casa il microonde e' molto ma molto piu' efficiente del gas. l'energia e' meglio poca maledetta e subito. oggi cucino tutto con una piastra ad induzione e col microonde. il gas cerco di non usarlo perche' costa inquina e ogni tanto esplode pure

Continuando sul l'efficenza del MO verso il gas,un po' OT ( ma in fondo si parla sempre di emissioni: gas serra invece di ondeelettromagnetiche), un interessante articolo si trova a http://www.museoenergia.it/museo.php?stanza=21&ppost=961 dove si comparano diverse tecnologie per riscaldare una pentola o un recipiente contenente un liquido:

Quindi non forni elettrici, gas, legna, etc ma piastre a induzione, alogene ad infrarossi, fornelli a gas ad alta efficenze e l'impropiamente detto MO.

Nella tabella :" Confronto delle tecnologie in base alla conservazione dell'energia" è riportato il rendimento totale di una piastra a gas vs. MO.

Si considerano tutti i passaggi: produzione, trasmissione etc. dando eta tot 0,64 per il gas contro 0,27 per il MO. Ovviamente nel caso dell'energia elettrica ci possono essere variazioni a secondo del mix del modo di produzione.

Per quanto riguarda l'economicità molto dipende dai costi locali e naturalmente se si autoproduce energia elettrica con fotovoltaico. (parte del costo è comunque pagato da tutti gli altri in bolletta se si usufruisce di incentivi)

Per molti il MO è preferito in varie operazioni di cucina per motivi di praticità e velocità.

Saremo OT, ma pare un argomento avvincente ! Mi chiedo il peso di questi fattori:

1) MO e induzione con che fattori di potenza lavorano ? Ho paura che il cosfi dell' induzione sia disastroso: almeno un rendimento anche basso degli altri sistemi significa che mi scaldo casa, col cos fi basso scaldo fuori casa (linea e centrale); 2) mi sa che c' è una bella differenza tra gpl e metano: il gpl ha più carbonio e meno idrogeno, quindi produce più CO2 e meno vapore acqueo, cioè disperde meno calore (perché nessuno va a condensare i fumi di combustione per recuperare calore): abituato al metano, quando cucino a gpl ogni tanto brucio tutto. 3) ho l' abitudine di mettere direttamente le pentole a contatto del bruciatore, e mi sembra di, a parità di tutto, accorciare i tempi: qual è l' impatto ?

Ed inoltre: il microonde può fare a meno di riscaldare il contenitore, mentre tutti gli altri sistemi lavorano per conduzione dal fondo: quanto pesa ?

Il cos phi del m.o. non può essere basso come non può esserlo in nessun dispositivo. E' per quello che, se necessario, si piazzano i condensatori di rifasamento! Non vorrai mica far arrabbiare mamma ENEL?

@ Alessio: non conosco il cosfi delle piastre a induzione domestiche. Ho solo utilizzato in produzione reattori ( anche grandi 10-20 m^3) di sintesi riscaldati a induzione, ma ovviamente erano sistemi trifase accuratamente rifasati.

Teoricamente anche le piastre a induzione possono essere rifasate, non so se i produttori ritengano economico il farlo.

Non credo sia possibile immettere in commercio per uso domestico qualcosa con cosfi inferiore a 0,7, ma non conosco la normativa di riferimento.

Su WKI inglese relativamente all'induzione puoi trovare questo :

http://en.wikipedia.org/wiki/Induction_cooking

Effettivamente metano e GPL hanno potere calorifico superiore e inferiore diversi e il metano dovrebbe essere preferito dal punto ambientale. Sono più efficienti della corrente elettrica perchè si salta la fase di conversione da energia termica ad elettrica, elevazione tensione, trasporto, riduzione tensione etc.

Dal punto di emissioni ambientali credo l'energia elettrica sia preferibile solo se prodotta da fotovoltaico, eolico, idro etc. Attualmente in Italia tutto l'idro disponibile per impianti grandi è praticamente utilizzato. Non sempre con impatti ambientali positivi, tutta la zona di montagna tra diga e centrale subisce deficit idrico etc., Non occorre inoltre dimenticare che un Vajont ha fatto immediatamente più vittime di una Cernobil ( in entrambi i casi si è trattato di gravi errori degli esseri umani più che della tecnologia usata). Il fotovoltaico credo abbia trovato diffusione più grazie agli incentivi che grazie al reale costo di produzione.

L'efficienza di un bruciatore a gas è massimizzata se la corona di fiamme è inferiore di circa un terzo al diametro della pentola (cosa che raramente succede) e ovviamente se la pentola ha un coperchio.

Tutte queste considerazioni gas verso MO hanno senso se si bolle acqua o riscalda brevemente qualcosa.

Parlando di forni veri o MO, in cotture più o meno tradizionali la cosa, si fa più complessa: l'intera massa del fornodeve essere portata in temperatura; la trasmissione del calore per irradiamento dalle pareti o convenzione di aria calda nei forni tradizionali elettrici richiede un notevole delta di temperatura con il cibo con dispersioni verso l'esterno. (spesso nei forni incassati si supplisce a una coibentazione inadeguata con una ventola che raffredda le pareti esterne). Nel MO non è richiesto ne un preriscaldamento, ne un delta di temperatura e quindi la maggior parte delle MO è utilizzata.

Inoltre i comuni forni a gas, a differenza dei bruciatori non sono particolarmente efficienti.

Penso che molto resti da fare per migliorare l'efficienza dei sistemi di cottura.

Spero che prima o poi arrivino norme come quelle che hanno bannato i tubi fluorescenti con ballast, le lampadine a incandescenza o quelle volte a promuovere motori ad elevata efficenza abbinati a inverter.

Adoro il microonde e sono sempre entusiasta quando scopro di poterci cucinare cose nuove. Già ho fatto torte in tazza al cioccolato o alle mele, parmigiana di melanzane, tortine di patate con verdure e formaggio, verdure etc.

Una volta volevo completare la cottura di un uovo, che avevo già fatto bollire in acqua sul fornello. Mi serviva sodo, ma all'interno era ancora molle. Così l'ho messo nel microonde poggiato su un piattino, dopo averlo sbucciato, per completare la cottura del tuorlo.

Morale della favola: È esploso dopo la cottura, mentre lo tiravo fuori dal microonde! Per cui ha sporcato non solo dentro il microonde, ma pure tutto il pavimento e il piano della cucina! Credevo che l'uovo esplodesse solo con la buccia (e solo dentro il forno), ma mi sono dovuta ricredere...

Ho mangiato il mangiabile, che aveva un ottimo sapore, e poi ho dovuto pulire tutti i pezzetti attaccati alle pareti del microonde e fuori. Ahimé.

L'esplosione del cibo è sempre in agguato con il microonde. Si possono creare nel cibo dei punti molto caldi in cui l'acqua supera la temperatura di ebollizione. In quel punto si forma una bolla di vapore: appena si crea esplode. Non mi è chiara la fisica e/o la chimica dell'esplosione del burro... mi è capitata un paio di volte. Mi aspetterei che serva un qualcosa che contenga la bolla di vapore in modo che aumenti la pressione poi, quando cede di schianto, la bolla esplode. Come faccia a formarsi in una pomata di burro che si sta sciogliendo? Boh, mistero. Almeno pulire il micro dal burro esploso è abbastanza semplice...

Un altro fenomeno pericoloso è il surriscaldamento dell'acqua. Una tazza, al termine del riscaldamento, può superare la temperatura di 100 gradi senza mostrare alcun effetto di bollore nel liquido. Basta però imprimere un movimento anche minimo per scatenare l'ebollizione e far traboccare il liquido (c'è un post su questo blog in merito).

Bisogna usare meno potenza e allungare i tempi in modo da dare il tempo al calore di distribuirsi nei cibi ed aspettare un po' prima di estrarre (e soprattutto ingerire).

Per riscaldare l'acqua dentro la tazza le istruzioni del mio microonde consigliano di mettere un cucchiaino nella tazza. Io lo faccio sempre quando preparo il tè, il metallo è poco e circondato da acqua quindi non dà problemi.

Wafra: Io metto direttamente la bustina, niente cucchiaino

Circa il 'mix' di generazione: basta leggere la bolletta, è un obbligo del venditore dirvelo

Il confronto tra i diversi metodi di cottura andrebbe effettuato in termini di energia primaria: quanti J (o tep, quello che volete basta che non siano kW!) ci vogliono per scaldare 1lt di acqua con MO, gas ecc. Per i veicoli, analogamente, il confronto andrebbe fatto well-to-wheel e non da serbatoio a ruota.

ad Amsterdam ho recuperato dei bastoncini di pyrex per quando scaldo acqua o liquidi, evitando il fenomeno della sovraebollizione già descritto da altri (sì, lo so, di solito in quella città si compra altro.. diamanti, cosa avete pensato!? )

la tazza con la bustina dentro l'ho provata e funziona, adesso devo procurarmi i bastoncini di pirex...mi sa che devo fare un giretto ad Amsterdam!

Tra i fenomeni chimico/fisici ad "effetti speciali" da approfondire col microonde ci sono i chicchi d'uva spellati (tra l'altro oggetto di leggende metropolitane) e i CD-ROM (avete presente Star Treck?).

Tra le cose che rientrano nella categoria "non provatele a casa vostra", ho testato un pezzo di multistrato in betulla, spessore 4mm. Sono 8 strati di legno intervallati da colla fenolica. Secondo un consiglio di amici modellisti alcuni secondi nel microonde dovevano ammorbidire il fenolico e permettere di dare al legno una curvatura permanente. Forse ho contato troppi secondi (circa 10), e il risultato è stato una combustione istantanea e immediata di tutto il pezzo, senza fiamma ma con tantissimo fumo bianco (probabilmente tossico da morire vista la colla fenolica).

PS: non avendo spazio a casa per il microonde (ho la cucina "a Tetris"), tutti gli esperimenti sono stati condotti a casa di amici/conoscenti, soprattutto ai tempi dell'università.

Articolo interessante e divertente. Però una precisazione. La frase "se anche lo sportello fosse di metallo il cellulare non squillerebbe" (dove, secondo me c'è un "anche" di troppo mentre manca un "pieno") a mio avviso crea un po' di confusione e, con il grazioso esperimento della pentola, può far pensare che se il cellulare risponde è perchè il micro è diffettoso. Proprio l'esatto contrario di quanto proposto di dimostrare. Anche perchè le lunghezze d'onda dei cellulari sono maggiori di quelle dei micro, quindi, con la spiegazione sull'opacità della griglia, si potrebbe pensare che a maggior ragione dovrebbero essere schermate.

Un'ottima e precisa spiegazione sul perchè il cellulare continua a funzionare, con un contorno di un diverso ma gustoso argomento, la si ha qui: http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta_printable.php?num=3428.

Così ci si mette l'anima in pace e non si corre a buttare il proprio micro.

ottimo blog e grande il Prof. Bressanini, ma non ho capito una cosa ma quindi davvero pericolo per la salute il Microonde si o no ?

vero dei processi di isomerizzazione di alcuni aminoacidi., che sarebbe forse tossici ?

vero lo studio del Dott. Hans Hertel Assieme al professor Blanc dell’Istituto Federale di Biochimica all’Università di Losanna, rcisontrato alterazioni alla membrana cellulare ecc. ecc.

http://www.legambientetrieste.it/Documenti/RischiMicroonde.pdf

Hans U. Hertel, uno dei pochi scienziati che ha avuto il coraggio di indagare fino in fondo.

eh, perché la mafia delle stufe a legna lo minacciava ....

Senza dover provare a fare lo scenziato o altro ma la cottura del micronde è una cottura fuori natura, vi risparmio la storiella del magnetron che riscalda le molecole di acqua ect ect, ma non ci vuole un genio per capire che nella vita tutte le scorciatoie spesso sono dannone: cuocere il latte per i bambini nel microonde e impiegarci 30 secondi al posto del bollitore che ce ne vogliono 3 non mi sembra un gran risparmio di tempo o di denaro e se invece si scoprisse che facesse male: quanto male ci rimarrebbe un genitore che per anni ha somministrato ai propri figli pietanze dannose e cancerose? Per quelli che sostengono che non ci sono studi che attestino la dannosita del microone rispondo che ogni volta che qualcosa si sospettava che facesse male sopratutto nell'ambito delle neoplasie si è sempre scoperto dopo 20 anni che la cosa faceva male. Negli anni 70\80 già qualcuno diceva che l'amianto era cangeroceno e faceva male ma non c'erano studi scentifici, ci hanno costruito i treni, fatto i tetti e tottoie: guarda caso dopo 20 anni si è scoperto che è altamente cangeroceno. Ora la storia si ripete con le onde eltetromagnetiche dei cellulari, con l'uranio impoverito con cui costruiscono i proiettili ad alta perforabilità delle forze armate e così via. Ho imparato che ogni volta che c'e' un ragionevole sospetto di qualche cosa che riguarda la salute è meglio evitare; usare il microone ogni tanto per scongelare o per risparmiare i tempi di cottura non fa male a nessuno ma abusarne per riscaldare il latte ai proprio figli tutti i giorni, scongelare il pane tutti i giorni, riscaldare la pasta del giorno prima tutte le sere: allora questo è un eccesso e per questo dannoso.

Royy, per carità, tieniti pure tutte le tue paure, ma da queste parti si guardano ai fatti noti, e ogni altra considerazione è considerata poco scientifica. E i fatti dicono che quello che si racconta sul microonde sono panzane

Peraltro qui non si può usare a mo' di paragone l'amianto, l'uranio impoverito o le sigarette, che si sono scoperti cancerogeni decenni dopo il loro utilizzo, perché gli effetti di interazione della radiazione elettromagnetica nello spettro delle microonde con la materia biologica sono noti e studiati da vari decenni.

Alle potenze del microonde domestico non c'è semplicemente abbastanza energia per spezzare o isomerizzare molecole, l'effetto è semplicemente un riscaldamento. Se questo riscaldamento avviene nel cervello (a causa del cellulare) potrebbero forse esserci degli effetti negativi dovuti a come reagiscono le cellule viventi, effetti decisamente ancora tutti da dimostrare ma non escludibili a priori dal punto di vista "fisico"

Se questo riscaldamento invece avviene su qualcosa che non è vivo, non ci sono dubbi di sorta.

Non e' la potenza, e' la lunghezza d'onda del microonde che conta: troppo grande L'uranio impoverito non causa il cancro Oltre a probabili manomissioni e falsificazioni intenzionali, gli effetti dell'amianto sono emersi quando si e' capito che causa uno specifico tipo di cancro polmonare: per questo c'e' voluto molto tempo Gli effetti cancerogeni del fumo sono noti da un secolo

Oltre alla lunghezza d'onda bisogna anche guardare alla potenza (o più precisamente al flusso della radiazione w/m^2), per poter escludere fenomeni di interazione non lineare o anche più semplicemente fenomeni termici superficiali troppo energetici. L'ultima volta che mi ero informato sull''uranio impoverito avevo letto che ha effetti cancerogeni se sei così sfortunato da respirarlo in quantità, come con l'amianto, altrimenti no. (il che effettivamente esclude totalmente collegamenti con la "sindrome dei balcani" e robe simili, visto che è una polvere molto pesante e non si respira facilmente) Se non è così sono lieto di essere smentito.

sulla sindrome dei Balcani, sindrome di Quirra sembra siano imputabili "nanoparticelle" indipendentemente dall'uranio impoverito...

Transizioni a piu' di un fotone, inclusi processi ionizzanti, sono certamente possibili, ma la loro ampiezza di probabilita' scende con il numero di fotoni coinvolti; alle frequenze dei microonde il numero di fotoni necessario per processi ionizzanti, o comunque per transizioni elettroniche, e' dell'ordine del milione, e l'ampiezza e' conseguentemente zero a tutti gli effetti. Per continuare a parlare di teorie 'innovative', inventate per spiegare fenomeni inesistenti, si e' di volta in volta parlato di risonanze giganti (mai viste ne' conosciute), di superradianza (vista e conosciuta in alcuni sistemi mesoscopici, come i quantum dot, ma inconsistente con la struttura molecolare della materia allo stato ordinario), lasciando stare esoterismi e simili. Le nanoparticelle, come le nanotecnologie, vanno molto di moda da diversi anni (forse sulla spinta della curiosita' per i nanogoverni, o per i governi dei nani, che ci hanno deliziato fino a pochi anni fa?) : posso credere che le dimensioni ridotte, che portano a un grande rapporto superficie/volume, possano risultare in una maggiore efficacia dell' attacco chimico, e quindi nel mettere in circolo i contaminanti che contengono piu' efficacemente. Comunque, tutti i metalli pesanti sono tossici, cancro o no: l'effetto dell'inalazione di particelle di uranio e' simile, forse un po' peggiore, di quello dell'inalazione o ingestione di ferro, piombo etc ; quindi si e' in una situazione simile all'assimilazione di metalli pesanti da gas di scarico, riscaldamento delle case, etc. La radioattivita' del DU e' trascurabile

Per il microonde hai spiegato nel dettaglio quello che intendevo dire, grazie di avermi risparmiato la fatica , sul DU grazie del chiarimento.

Salve, ho comprato un contenitore di silicone della lekue apposta x la cottura a vapore nel microonde ma dato ke ho una bimba di 18 mesi mi e venuto il dubbio che possa nuocere a lei e a noi. E vero ke cambianla materia del cibo cuocendolo e lo rende cancerogeno?????lomposso usare x la bimba, tranquillamente?????mille grz, saluti

anche io ho sempre fatto vari esperimenti col mio microonde perche usandolo sempre vorrei capire bene gli effetti che ha. grazie x le informazioni!

Pulendo il microonde mi sono accorta che la parte interna sopra si sta sverniciando,vorrei chiedere é pericoloso? Qualcuno mi può rispondere x favore? Grazie

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ahhhhhrghhhh royy io non sono un esperta ma son nata con il microonde in casa, mia nonna riscaldava e mia mamma cucinava....ora lo faccio io ai miei figli ormai grandicelli. Cucino scongelo e riscaldo qualunque cosa

..ah ho 40 anni (40 anni di microonde tutti i giorni !!) e sono sanissima, idem mio marito, mia figlia di 20 e pure il "piccolo" di 14.

Penso che credere alle leggende metropolitane e ai clichè che ci impongono certi siti e certi esperimenti da brivido (mai visto quello delle piantine annaffiate con l'acqua bollita a microonde?!?! incredibilmente sciocco!!) sia tutt' altro che razionale

p.s. lavoro tutto il giorno, tornare a casa e mettere 2 branzini sotto sale per 7 minuti a microonde non ha prezzo.....credimi.

Liana, spero non usi detergenti troppo aggressivi...sai qual è il miglior modo in assoluto per pulire l'interno del microonde? Porta ad ebollizione (con il microonde) dell'acqua, poi con uno strofinaccio togli la condensa che si forma sulle pareti, lo sporco viene via così. E' semplice economico non inquina e non rovina il forno. Spero di non essermi intromessa troppo...PANE E BUGIE mi ha aperto la mente e anche se non so molte cose mi ha insegnato a ragionare con la mia testa e a informarmi bene prima di riferire al mondo baggianate su qualsiasi cosa. Grazie Dario.

Liana, spero non usi detergenti troppo aggressivi...sai qual è il miglior modo in assoluto per pulire l'interno del microonde? Porta ad ebollizione (con il microonde) dell'acqua, poi con uno strofinaccio togli la condensa che si forma sulle pareti, lo sporco viene via così. E' semplice economico non inquina e non rovina il forno. Spero di non essermi intromessa troppo...PANE E BUGIE mi ha aperto la mente e anche se non so molte cose mi ha insegnato a ragionare con la mia testa e a informarmi bene prima di riferire al mondo castronerie su qualsiasi cosa. Grazie Dario.

Se c'è grasso incrostato stai fresca a disincrostare con l'acqua calda .

Ciao Dario,vorrei porti un quesito anche se il post è vecchio, se la vernice interna del microonde si è fusa in 2-3 punti puo essere pericoloso?

@beppe, @rb83 A proposito di biberon in microonde: non è per il fatto che non si uniformi la temperatura all'interno del biberon, anche se in un MO manca la convezione, con un liquido non c'è questo problema: basta un nonnulla di agitazione (p.es solo togliendolo dal microonde). Piuttosto, il pericolo è nel fatto che sovente il contenitore resta anche molto più tiepido del contenuto, e per colpa di questa illusione il piccolo si può scottare bevendo, se si va di fretta.

Putroppo un po' di italiani leggono e credono ad articoli tipo questo: http://www.disinformazione.it/forno_microonde.htm

Che possiamo dire a tali italiani per riportarli sulla strada della ragione?

io gli rispondo semplicemente "non sono ancora morto dopo 40 anni che lo uso"... se avete risposte migliori, scrivetele

Non ci possiamo fare niente viviamo in una società malata dalla paura del rischio (reale o presunto che sia)

Son casi clinici che purtroppo aumentano e quindi sono assecondati dalla politica e relative decisioni.

Ciao Dario e ciao a tutti, avrei un quesito, ho appena comprato un forno di seconda mano, in un mercato diciamo, no garanzia no info no niente insomma. Ho provato a cercare ma la marca è olandese, e fatico molto a capirci qualcosa . Dunque la marca è: ATAG Modello: MX 4011 BUU/A02. E un combinato, ha due ventilori, griglia sopra e sotto e microonde. ora sto testando le funzioni, sembra funzionare bene per quanto riguarda il forno ma la cosa che mi lascia perplesso è che sul retro, a lato c'è una "linguetta" cioè un area larga un centinetro ed alta 13/14 cm bucherellata, con buchi di 3/4 mm, cioè per intenderci se vado sul retro di questo forno da incasso, e guardo attraverso i buchini, vedo comodamente l'interno della camera del forno, ora la mia domanda è: È normale? La mia paura è che essendo di seconda mano magari qualcuno lo ha smontato e chissà? magari non lo ha rimontato correttamente o si è dimenticato qualche pezzo, onestamente ho un po' paura anche a testarla la parte microonde. Il dubbio mi viene anche perché nel retro ci sono dei cavi e delle presette a vista e non so se sia normale visto che è da incasso oppure no.

Ma è vero che il forno a micronde agisce scaldando l'acqua all' interno del cibo e pertanto la temperatura non potrà mai superare i 100 gradi? Ed inoltre che le microoonde non uccidono i batteri? Grazie mille

Buongiorno Dario, scusa se vado un pò off topic, ma l'argomento è di stretta e tristissima attualità...se io dovessi mettere in un forno a microonde un tessuto (ad esempio una mascherina in cotone o un fazzoletto in cotone o altro filato) dove sono presenti dei virus (come il covid-19) questi che reazione avrebbero alle onde elettromagnetiche? Grazie mille

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Le ricette scientifiche: liquorino di liquirizia

L'origine della Carbonara. Il commissario Rebaudengo indaga

Darwin e l'innaturalità del bere latte

E per chi al Festival della Scienza non c'era...

Le ricette scientifiche: la meringa svizzera

Miti culinari 8: le patate conservate diventano tossiche

Le ricette scientifiche: l'estratto di vaniglia

OGM: la Corte di Giustizia UE boccia il Ministero

Pasta alla bolognese e altre storie

Sapori di montagna: i Rundit

Scienza in Cucina in video

Le calorie contano, non le proteine

L'agricoltura biologica non sfamerà il mondo

Cubici e trasparenti. Cristalli di sale (5)

Le ricette scientifiche: mascarpone fai-da-te

Il triticale, un OGM ante litteram

Miti culinari 7: ossidazione e coltelli di ceramica

Sui grumi della farina e dell'amido

le Ricette Scientifiche: la besciamella

Di cibi acidi, alcalini, e meringhe colorate

Chiamate Striscia la Notizia! I piccoli cuochi molecolari!

Francesco Sala, l’eretico degli OGM italiani

Zero Chimica 100% Naturale. Sì, come no!

Il sale di Maldon (homemade). Cristalli di sale (4)

Il peso del sale. Cristalli di sale (3)

Cristalli di sale (2): quanto sale si scioglie nell’acqua?

Il ritorno di Pane e Bugie: il difficile compito di raccontare la scienza

Pericoli dal cibo: ora tocca ai meloni

Non toccate l’omeopatia (e la multinazionale Boiron)

Quanti gradi nel mio vino? (Con quiz)

Ancora sul ragù alla bolognese

Le ricette scientifiche: il ragù alla (quasi) bolognese

Le ricette scientifiche: il tonno scottato ai semi di sesamo

Paperino eroe per caso della chimica a fumetti

I giochi matematici di Fra’ Luca Pacioli

Vaniglia III: tra vaniglia e vanillina

Biodinamica®: cominciamo da Rudolf Steiner

Uve da vino: una grande famiglia

Le ricette scientifiche: il pesto (quasi) genovese

Il caso del pomodoro di Pachino

Il burro di cacao e l’etichetta del cioccolato

Saluti gastronomici dalla Sardegna: sa fregula

Le ricette scientifiche: il Dulce de Leche

Pesce di mare e di acqua dolce

Sapori d’alpeggio III: mirtilli

Neurogastronomia: il vino costoso è più buono?

Politeisti alimentari (secondo il Censis)

Il matrimonio tra pesci e acidi

Mangia (troppo e male) e poi muori

Appunti di viaggio – la carne

Sfida agli Chef. Un ingrediente in cerca di ricette

Agar, una gelatina che viene dal Giappone

Saluti gastronomici dalla Val d’Orcia

Il Senatore Cappelli e gli altri grani di Nazareno Strampelli

Amflora, la patata per la carta

I detective della mozzarella di bufala

Il Ministero della salute vieta il lievito istantaneo. Ok all’azoto liquido

Dieci risposte a Carlo Petrini sugli OGM

Via libera al mais OGM dal Consiglio di Stato anche senza piani di coesistenza

Arance anticancro e diete vegetariane

OGM: più che lo Slow poté il Fast Food

Che cos’è naturale. 1 – Atomi smemorati

Il Conte Rumford e la cottura a basse temperature

Un pranzo di Natale per sei persone con due capponi e 12 lire

Come l’acqua con il cioccolato

Tutti i gradi del peperoncino

Un OGM buono, pulito e giusto

Cosa (non) mangiavano gli italiani una volta

Un menù di 75 anni fa: Ottobre 1934

Un (vino) Primitivo in California

Norman Borlaug, l’uomo che ha nutrito il mondo

Appunti di viaggio – al supermercato (3) ortaggi

Appunti di viaggio – al supermercato (2)

Appunti di viaggio – al supermercato (1)

Le ricette scientifiche: il gelo di mellone

Appunti di viaggio: agricoltura, bio e non

Appunti di viaggio: la pizza

Quattro chiacchiere su alimentazione e chimica

Un esperimento con liquidi ed emulsioni

Gelato OGM. Ma quando mai! Anche il formaggio allora…

Miti culinari 6: lo zucchero veleno bianco

Le ricette scientifiche: la pita all’acqua gassata

Bicarbonato, lievito chimico o baking soda?

Il finto scoop di Striscia la Notizia

Saluti (gastronomici) dalla città eterna, con tanto di (a)matriciana

Miti culinari 5: le virtù dello zucchero di canna

Sulle proprietà endocroniche della Tiotimolina risublimata

Il bollito non bollito di Massimo Bottura

OGM: le ragioni di chi dice no

Il poeta e lo scienziato

Gastronomia darwiniana. Se è speziato, un motivo c’è

Le difficolta' del pane biologico

Il vino di Luca Pacioli

Le ricette scientifiche: il pollo Teriyaki

OGM: il ritorno di Schmeiser

Le ricette scientifiche: il maiale alla birra

Il glutine: chi lo cerca e chi lo fugge

Miti culinari 4: il cucchiaino nella bottiglia

Le ricette scientifiche: lo spezzatino base

Il buon latte crudo di una volta

Gli Ogm NON sono sterili, passando da Vandana Shiva (e Veltroni) a Nanni Moretti

BioWashBall, birra e l'esperimento di controllo

Pentole e Provette, la chimica ai fornelli

Che cos'e' lo zucchero invertito

Il Ministro Gelmini e Nature (contro i concorsi)

Il Fruttosio, lo "zucchero della frutta"

1934: sigillatura della carne e riviste d'annata

Ricette letterarie: il risotto di C. E. Gadda

Le ricette scientifiche: il guacamole

Ig Nobel italiano per il suono delle patatine

Monsanto contro Schmeiser, l'agricoltore "contaminato" dagli OGM

Le ricette scientifiche: la granita (algebrica)

Il diagramma di fase della granita

Il buco nero al CERN e la noce moscata

Chimica (e ricette) in versi

Le ricette scientifiche: il cioccolato Chantilly

Le ricette scientifiche: la panna montata

Contro la "spesa a chilometri zero

Requiem per una formula. Dramma in sei atti con sei personaggi

Vino al veleno e velenitaly, reprise

Un economista al (super)mercato

Chiarificare l'impossibile con i filtri molecolari

Non si butta via niente 2

Le ricette scientifiche: la carbonara

Miti culinari 3: la sindrome da ristorante cinese

Le ricette scientifiche: le meringhe

Miti culinari 2: il sale per montare gli albumi

La dolce neve della cucina

Quando Nature si occupa dell'Italia

Non si butta via niente

Mais, Micotossine e le "Precauzioni"

Al sangue, media o ben cotta?

Superboy e la camera a nebbia

Un uso alternativo per la Ketchup

Miti culinari 1: la sigillatura della carne

Il segreto di una buona bistecca (ma non solo) si chiama Maillard

L'OGM che non é mai esistito

Sei diventato Nero, Nero, Nero...