Come risparmiare con il condizionatore: tutti i trucchi - GreenStyle

2022-10-02 12:15:51 By : Mr. Kevin Zhang

Come risparmiare con il condizionatore, in queste estati sempre più torride? È questa una delle domande che le famiglie italiane si pongono in questo periodo, quando l’accensione dei sistemi di climatizzazione domestica raggiunge il suo picco.

D’altronde, con temperature costantemente oltre i 30 gradi, è più che naturale cercare del refrigerio. Eppure è una domanda che bisognerebbe porsi anche d’inverno, qualora si decidesse di utilizzare questo elettrodomestico per il riscaldamento degli ambienti.

Un tempo destinato alle famiglie più facoltose, oggi il condizionatore è divenuto un bene di largo consumo. In commercio ve ne sono di ogni tipologia, dotati di svariate funzionalità e adatti a tutte le tasche. E la loro diffusione nella popolazione italiana si fa certamente sentire.

Nelle giornate più afose dell’estate però non sono infrequenti i blackout, dovuti proprio alla grande fame d’energia di questi apparecchi. Di seguito, qualche informazione utile per risparmiare.

Così come già accennato, il condizionatore è un elettrodomestico sempre più diffuso nelle case degli italiani. Ha praticamente sostituito il classico ventilatore, per la sua efficacia nel raffreddare gli ambienti. E sono sempre più i possessori che lo utilizzano in inverno per generare calore, considerato come ormai tutti i modelli in commercio presentino delle funzioni sia riscaldanti che raffreddanti. Ma quanto consuma?

Purtroppo, il condizionatore è uno degli apparecchi domestici più famelici di energia, anche per la complessità del suo funzionamento. Il suo complesso impianto non è d’altronde dissimile da quello di un frigorifero oppure di una pompa di calore. Un apposito liquido viene fatto scorrere in speciali serpentine che, a seconda della funzione selezionata, sottraggono o cedono calore all’aria presenti negli ambienti.

In media, le famiglie italiane consumano dai 450 ai 600 KWh all’anno per tenere acceso il condizionatore, indipendentemente lo si utilizzi in inverno oppure in estate. Questo si traduce in bolletta, a seconda della zona di residenza e dell’operatore selezionato, in un rincaro dell’esborso economico annuale tra i 120 e 350 euro.

Uno dei fattori che maggiormente influisce sui consumi del ventilatore è l’abitudine, decisamente diffusa, di mantenerlo acceso 24 ore su 24. O, ancora, per gran parte della giornata. Ma è una pratica utile?

Non vi è una risposta precisa, perché molto dipende dal modello in proprio possesso, dalle opzioni di risparmio energetico offerte dall’apparecchio e dalla sua età. In generale, un condizionatore di media qualità e con meno di due anni di vita richiede almeno 1,80 euro per funzionare 24 ore su 24. Una cifra che si traduce in ben 54 euro al mese.

Tuttavia, se si rimane fuori casa a lungo per ragioni lavorative oppure si approfitta del fresco naturale garantito dall’aria di prima mattina e durante la notte, questo dato si può abbassare sensibilmente. Mantenendolo acceso sei oppure otto ore, la spesa scende a 0.80-0.90 centesimi al giorno.

Ma come risparmiare con il condizionatore, ci sono delle impostazioni o delle tecniche che permettono di salvaguardare il portafogli, senza rinunciare al fresco? Come facile intuire, esistono piccoli accorgimenti che possono però fare la differenza in bolletta.

Una cattiva abitudine, con un impatto sui consumi energetici, è quella di mantenere il condizionatore a temperature estreme. A volte anche di oltre dieci gradi rispetto alla temperatura esterna. Si tratta di un vero e proprio spreco, perché la casa non dovrà trasformarsi in un gelido igloo, bastano anche 2-3 gradi di differenza per sentirsi subito rinfrescati.

Gli esperti consigliano sempre di non scendere sotto i 4 gradi rispetto alla temperatura esterna, anche per evitare scompensi quando si esce di casa. Se proprio non si riesce a resistere, non si dovranno comunque superare gli 8 gradi di differenza.

Regolare l’apparecchio anche solo di due gradi – da 26 a 24, ad esempio – permette di raggiungere anche il 20% di taglio sui consumi energetici. E se tutti impostassero delle temperature fresche, ma non eccessive, si ridurrebbe del 7% la richiesta globale di energia durante le stagioni più afose.

Un condizionatore non vale l’altro, i modelli in commercio non sono tutti identici. Per evitare inutili sprechi di energia, è necessario scegliere l’apparecchio della dimensione giusta per la stanza che si vuole raffreddare o riscaldare, facendosi magari aiutare dal tecnico del negozio di elettrodomestici.

I condizionatori, soprattutto se pensati per rinfrescare gli ambienti, dovrebbero essere sempre installati sulla porzione più alta delle pareti. Questo per una ragione molto semplice: l’aria fredda tende infatti a precipitare verso il basso, mentre quella calda a salire verso l’alto.

Una posizione ottimale permette di ottimizzare anche del 15% i consumi di energia dell’apparecchio.

I filtri dell’elettrodomestico vanno puliti regolarmente: quando sporchi e otturati, chiedono un maggiore sforzo al condizionatore per produrre aria fredda oppure calda, richiedendo così maggiore energia elettrica.

Ancora, durante l’accensione dell’apparecchio è sempre raccomandato mantenere le finestre ben chiuse. Questo perché, se si aprono magari con la falsa convinzione di far corrente d’aria e rinfrescarsi, in realtà si ingloberà in casa aria calda dall’esterno e il condizionatore lavorerà di più.

Il modo più semplice per risparmiare e proteggere il portafoglio? Mantenere il condizionatore spento. Può sembrare davvero impossibile, soprattutto in queste estati sempre più afose, eppure vi sono dei rimedi della nonna parecchio economici ma decisamente funzionali.

Durante l’estate, le finestre andrebbero aperte solo la mattina presto e a tarda sera, così da rinfrescare la casa. In questi orari l’aria esterna non ha ancora raggiunto temperature torride e farla circolare in casa raffredderà gli ambienti.

Così facendo, si possono anche ridurre di 2-4 gradi i livelli di colonnina del mercurio rispetto all’aperto.

Quando il sole batte molto forte, soprattutto se la casa è orientata verso sud, crea un vero effetto serra con i suoi raggi. Attraversando il vetro delle finestre, riscalda internamente gli ambienti.

Per questo bisognerebbe bloccare le fonti di luce nelle ore più calde della giornata, avvalendosi di tende e tendaggi di elevato spessore o, ancora, di tapparelle e persiane.

Il ventilatore è uno strumento relativamente economico, dai consumi più ridotti rispetto al condizionatore. A volte, però, la sua potenza non è sufficiente per ottenere un effettivo refrigerio. Mai pensato di avere un condizionatore fai da te a partire da una ventola?

Un rimedio della nonna molto efficace è applicare del ghiaccio sulla sua superficie posteriore. Si prende un sacchetto resistente, lo si aggancia alla griglia posteriore del ventilatore e ci si accerta che il sacchetto stesso non si incastri nelle pale dell’apparecchio.

Perché, tuttavia, questo metodo funziona? Il meccanismo è molto semplice: il ventilatore attira l’aria dalla sua porzione posteriore e, movimentando le sua pale ad altissima velocità, la raffredda, spingendola poi negli ambienti. Applicando del ghiaccio, questa corrente forzata dell’aria dovrà scontrarsi con il sacchetto che, essendo estremamente freddo, ridurrà in modo istantaneo la temperatura della stessa aria.

Naturalmente, il sacchetto dovrà essere completamente impermeabile, per evitare che il ghiaccio – una volta sciolto e trasformato in acqua – colpisca i circuiti elettrici dell’apparecchio, anche con conseguenze molto pericolose.

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