Ma che bello andare in giro (a mangiare) tra i colli bolognesi! - L'Italia a tavola

2021-12-01 08:02:51 By : Mr. Peter Tu

Borghi pittoreschi, scorci suggestivi, paesaggi mozzafiato, bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche: la provincia di Bologna tra pianura, collina e appennino, è la meta ideale per gli amanti della natura, delle tradizioni, del turismo slow e della cucina dai sapori autentici. In questa zona, immersa in un'atmosfera d'altri tempi, scegliere tra ristoranti, trattorie e agriturismi è davvero difficile, per questo, dopo il centro città, abbiamo deciso di darvi qualche suggerimento! Ecco alcuni indirizzi che sono sicuro soddisferanno anche i clienti più esigenti!

Questa graziosa locanda, che comprende ristorante, cantina, appartamenti e un meraviglioso giardino con vista sul fiume Reno, è gestita dal 2013 da Antonio Gasperini che, dopo la laurea in ingegneria gestionale, ha deciso di continuare la tradizione di famiglia (interrotta negli anni settanta), con competenza, savoir faire e passione.

Il ristorante, in pietra a vista e mattoni originali, è caratterizzato da un'atmosfera calda e rilassante. E se d'inverno si cena a lume di candela, d'estate la cornice per una cena perfetta è quella del giardino sul fiume, circondati dal profumo dei fiori e rinfrescati dalla fresca brezza serale. Un indimenticabile aperitivo al tramonto, sorseggiando Champagne o Franciacorta, rossi corposi o deliziosi cocktail, Whisky, Cognac, Rum o Gin, provenienti dalla fornitissima cantina. Decisamente invitanti le proposte dello chef, che spaziano dalla migliore tradizione emiliana a piatti creativi realizzati con prodotti locali. Tra gli antipasti segnalo la selezione di salumi pregiati tra cui il culatello di Busseto con ricciolo di burro e crostini caldi; e acciughe del Mar Cantabrico con brioches e burro salato. Invece, tra i primi piatti di pasta fresca, fatti rigorosamente a mano, non mancano le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo o in crema di parmigiano; e straccetti di uova, ragù bianco di pesce, fiori di zucca e pomodorini. Ottime proposte a base di carne o pesce, tra cui crudo di manzo, crema di feta, pesche, olive e fagiolini; entrecote di Angus alla griglia; il catalano alla tramvia. La ciliegina sulla torta sono i dolci voluttuosi.

Residence Hotel Ristorante | via Marconi 31 - 40033 Casalecchio di Reno (Bo) | tel 051 575044 | www.tramvia.it

Dal 1970 il suo nome evoca la grande tradizione culinaria italiana, il lusso, l'alta cucina e la raffinata eleganza. Non solo, ma il San Domenico di Imola (due stelle Michelin) è un luogo che diventa casa e dove ci si sente sempre graditi ospiti. Qui ogni assaggio è un'emozione indelebile. La cucina di San Domenico, infatti, compone ogni piatto con i colori delle stagioni e il sapore dell'esperienza. Una cucina locale in continua evoluzione, con nuove tecniche al servizio della tradizione. Immancabile il classico uovo “San Domenico” in ravioli con parmigiano dolce e tartufo di stagione: una delle innumerevoli proposte dello chef Massimiliano Mascia (nipote di Valentino Marcattilii) che stupiscono, saziano e conquistano al primo sguardo. Capesante grigliate, riduzione di ostriche e dry martini, vongole veraci alle erbe; ricciola cruda al sale di Cervia; spaghetti di Gragnano, gamberi dell'Adriatico, vellutata di calamaro e polpa di ricci di mare. E ancora tortellini con crema di piselli al basilico e prosciutto dolce di Parma Zuarina 24 mesi bio; scampi e caviale con emulsione di patate all'olio extra vergine di oliva; astice e fegato d'oca; sella di maialino "Mora Romagnola" con carciofo croccante al cartoccio. Il menu stupisce piacevolmente per l'inventiva fertile e appassionata con cui sono realizzati i piatti, che soddisfano senza riserve. E per finire: mousse di ciliegie, crema di caprino e gelato al porto; babà al limoncello, leggerissima mousse allo yogurt, granita di carote e sedano; gelato alla scorza di limone con salsa ai frutti di bosco. Importante la carta dei vini, che comprende anche ottimi champagne.

Ristorante San Domenico | Via G. Sacchi 1 - Imola (Bo) | Tel 0542 29000 | www.sandomenico.it

La filosofia e il concetto che Demis Aleotti vuole trasmettere ai suoi ospiti è far rivivere l'antica figura del padrone di casa, che non solo si ferma a preparare del buon cibo, ma offre ospitalità e cordialità.

Il menu propone una cucina che unisce grande rispetto per la tradizione emiliana e freschezza dei prodotti locali a portate più raffinate e contemporanee. I punti forti sono i primi piatti ei dolci fatti a mano, a cominciare dai fragranti biscotti appena sfornati che Aleotti ha l'abitudine di offrire passando per le tavole. Nella top ten degli antipasti segnalo il vitello tonnato della Bottega; i calamari su crema di sedano rapa, zenzero marinato e gocce di lardo di colonnata; carpaccio di baccalà con cipolle e carote in agrodolce. I primi piatti sono commoventi, tra cui in pole position i ravioli di pecorino su crema di fave fresche e polvere di limone bruciato; ravioli di melanzane con crudo di gamberi rossi di Porto Santo Spirito e la sua bisque; Tortellini della Bottega in crema di latte e parmigiano di vacca rossa. E per gli amanti dei secondi la scelta è difficile: manzo con zucchine crude e spuma di formaggio; diaframma di manzo con zucchine trombette alla menta; spalla di agnello dei Colli Euganei disossata, con rapa rossa fresca; polpo con passata di pomodoro e stracciatella. Cheesecake alle pere su fondo di cioccolato; la mousse di arachidi con caramello salato e il cremoso latte di capra e lamponi danno il colpo di grazia!

Bottega Aleotti | Via Paltrinieri 62 - 40014 Crevalcore (Bo) | Tel 051 981651 | www.ristorantebottegaaleotti.it

Ospitato al piano terra di Palazzo Calanco, palazzo signorile settecentesco, questo caratteristico ristorante, dall'atmosfera calda e rustica, propone una cucina tradizionale, biologica, di stagione e a chilometro zero.

Tecniche di cottura innovative, creatività e materiali di alta qualità (carni nostrane, pane e pasta fresca fatta in casa con acqua termale, vino Pignoletto bio e Sangiovese Colli d'Imola doc, farro, miele e confetture bio), ne fanno un ottimo esempio di ristorazione . Tra gli antipasti, sorprendenti l'insalata di radicchio, i bruciatini di more romagnole e una riduzione di aceto balsamico; petto d'oca affumicato, valeriana e gelatina di frutti rossi; e il carpaccio di manzo marinato alle erbe della valle, gorgonzola e fichi caramellati. I primi piatti sono opulenti, come i tortellini in brodo di cappone; spaghetti di farro bio, datterino semisecco, fiori di zucca e basilico; tagliatelle al mattarello con ragù biologico alla bolognese; lasagne verdi, mortadella, melanzane arrostite, provola affumicata e pistacchi. Tra le carni - cotte prevalentemente a bassa temperatura per esaltarne il sapore, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche - consiglio senza indugio la scaloppina bianca di pollo, salsa al limone, mandorle croccanti e pepe rosa; l'asado di manzo pezzato rosso con salsa alle erbe aromatiche della valle; e la cotoletta di more romagnole in crosta dorata. I dolci sono invitanti e golosi, come il morbido “espresso” al mascarpone; mousse al cioccolato bianco, gelato al lime e frutti di bosco; semifreddo alla frutta estiva e streusel alle mandorle. Macedonia di frutta fresca e delicata con "Fiori di Vita" Essential n°7.

Gioiello della casa: la Birra Monti, l'unica bionda termale, con l'aggiunta di acqua termale bicarbonato-solfato-calcica della sorgente “Alessandro” delle Terme Felsinee di Bologna, riconosciuta dal Ministero della Salute per le sue qualità diuretiche e depurative . E a chiudere il pasto c'è la gamma dei distillati - gli Essenziali - frutto virtuoso di una ricerca che unisce la storia secolare di un territorio, la Valle del Sillaro, con le ricette tradizionali delle antiche erboristerie di questi luoghi.

Villaggio della salute Altro | Via Sillaro 27 - 40050 Monterenzio (Bo) | Tel 051 929791 | www.villaggiodellasalutepiu.it

Il titolare/chef Alberto Bettini ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza nel ristorante creato dal nonno Amerigo con la moglie Agnese nel 1934; e lo gestisce dal 1988, affiancato dalla sua socia Marina. Amerigo è insignito della stella Michelin dal 1998, riuscendo sempre a conservare lo spirito e lo stile di un ristorante di campagna, punto di partenza ed essenza delle sue radici culturali e gastronomiche.

Alle tre camere si accede attraverso la Bottega che ingloba nel luogo e nell'idea l'antica drogheria di Amerigo, offrendo prodotti tipici dei colli bolognesi. Con Giacomo Orlandi alla guida della cucina, Alberto porta avanti la sua filosofia stimolando produzioni, allevamenti e coltivazioni non più intensive ma sostenibili che, insieme a tartufi, funghi e selvaggina dei boschi appenninici, sono la spina dorsale del menu. Nel tempo, accanto alle ricette tradizionali, sono stati creati piatti innovativi, cucinati cercando di rispettare i sapori e il gusto originale delle materie prime. Un tripudio di gusto, a cominciare dagli antipasti, come i calzagatti arrosto con un velo di lardo; tigelle con gelato al parmigiano con aceto balsamico tradizionale; il tartufo bianco modenese con tartufo scorzone e scalogno. E poi ci sono i magnifici primi piatti, che affondano le loro radici nella tradizione, tra cui i tortellini in vecchio brodo di pollo; tagliatelle al ragù di ingredienti 100% bolognesi; e i ravioli di friggione al parmigiano 36 mesi di bianco modenese. I secondi sono altrettanto sorprendenti, come il guanciale di vitello brasato alla barbera con purè di patate e cipollotto rosso fritto; collo di maiale selvatico di razza mora con cipollotti grattugiati; coniglio all'aceto balsamico tradizionale di Modena. Infine, un'interessante selezione di formaggi (come il pecorino della valle del Samoggia e quello stagionato in fossa a Sogliano) e una grande varietà di dolci, tra cui la zuppa inglese; mousse di ricotta con saba; il fiordilatte bolognese con spuma di amaretto; gelato al latte e panna con aceto balsamico tradizionale di Modena. Vedere per credere!

Amerigo dal 1934 | Via Marconi 14-16 - 40060 Valsamoggia, loc. Savigno (Bo) | www.amerigo1934.it

A pochi chilometri da Bologna, nella splendida cornice neoclassica di Villa Zarri, patria del famoso Brandy, regna sovrana la cucina stellata dello chef Agostino Iacobucci, fatta di anima campana, tecnica sapiente e prodotti a filiera cortissima. La maggior parte delle verdure e delle erbe aromatiche utilizzate provengono, infatti, dall'orto che lo chef ha allestito ai margini del parco secolare della villa, e insieme a materie prime di alta qualità, danno vita a piatti creativi. dai sapori netti, capaci di trasmettere emozioni forti o di grande delicatezza.

Dopo l'immensa batteria degli amuse bouche, dove spiccano una parmigiana sferificata, un ravanello marinato con maionese di ostriche, una crocchetta di agnello su erbe amare e un macaron di mortadella e pistacchio, vi consiglio di assaggiare ottimi piatti come l'ostrica con gel di Campari e la sua foglia con gel di yuzu, "Napoli incontra l'Emilia" (tortelli ripieni di ragù napoletano su crema di parmigiano con salsa al basilico), le varie consistenze di pomodoro, sedano rapa cotto al sale con uova di trota. E per finire in dolcezza, tuffatevi nel mitico babà in tre lievitazioni e stuzzicate le vostre papille gustative con la frolla, davvero strepitosa. La cantina è ricca di etichette sorprendenti; il servizio è attento e impeccabile. Da non perdere, l'ottimo Brandy italiano "Villa Zarri", nato dopo una lunga e scrupolosa sperimentazione pratica, accompagnata da un'attenta ricerca scientifica, volta ad ottenere il miglior distillato di vino italiano invecchiato.

Villa Zarri | Via Ronco 1 - 40013 Castel Maggiore (Bo) | www.villazarri.com

Casa Mazzucchelli attraverso un progetto innovativo e audace unisce due realtà distinte, Marconi e Mollica. Il primo è il ristorante di famiglia, aperto a Sasso Marconi nel 1983, dove sono cresciuti Aurora e Massimo Mazzucchelli, immerso nel verde dei Colli Bolognesi e dell'Appennino Tosco-Emiliano. Nel tempo il Marconi cresce e si evolve, affermandosi come ristorante di riferimento della zona, ottenendo i riconoscimenti più ambiti nel mondo dell'alta cucina. Il forno Mollica è un laboratorio/fucina dove sperimentare e intraprendere nuove strade, un contenitore di idee da cui emerge la passione di Aurora per l'arte bianca.

Da decenni di esperienza nella ristorazione gourmet e dalla sperimentazione nel mondo della panificazione, oggi si sviluppa un'idea di cucina contemporanea, innovativa ed elegante ma allo stesso tempo semplice e avvolgente. Ad aprire la porta di Casa Mazzucchelli è Massimo che accoglie l'ospite e lo accompagna, con un approccio attento, appassionato e accurato. “Casa Mazzucchelli è il nostro luogo d'incontro, tra cucina, pizza e pane” raccontano i fratelli Mazzucchelli. Il chiodo di garofano diventa volutamente il fil rouge tra la cucina gourmet di Aurora e le sue conoscenze nel campo della panificazione. La pizza non è solo un "supporto" e il pane non è solo un accompagnamento, ma diventano essi stessi elementi fondamentali della creazione, essenziali e primari. “In pizza portiamo la cucina”, dice Aurora. C'è la “Seppia” con seppie, ragusano, pomodorini gialli e limone; la "Lumaca" con lumache di terra, prezzemolo, Parmigiano Reggiano; la pizza "Asino" con asino battuto al coltello, crema di mandorle, capperi e cioccolato 72%, i "panini" con animelle di vitello, salsa bernese e cavolfiore o il "piccione" con pollame, scamorza affumicata, e gustoetto con liquirizia e nero cavolo. La sfida nasce proprio da questa miscela, dalla volontà di dare una visione d'insieme e un equilibrio preciso e totalizzante del piatto. Oltre alle pizze speciali, ci sono anche quelle tradizionali - dalla Margherita alla pizza con pomodoro, acciughe e origano - e due portate a base di pane: pane di segale, burro di finocchi e pangrattato di sgombro e verza marinata secca, ostriche e anguilla affumicata nel brodo di pesce. La proposta è inoltre arricchita da un'importante cantina, creata negli anni da Massimo, che ha seguito il suo personale percorso di selezione, privilegiando i piccoli produttori dall'etica naturale.

Casa Mazzucchelli | Via Porrettana 291 - 40037 Sasso Marconi (Bo) | Tel 051 846216 | www.casamazzucchelli.com

Questa straordinaria osteria, nata nel 1989 dall'idea di Franco Cimini (chef e titolare) di creare un locale dal sapore rustico e antico, offre un'esperienza culinaria indimenticabile e un servizio attento e impeccabile. Franco, appena ventiduenne, sulla falsariga dell'Osteria esistente poco più avanti durante la seconda guerra mondiale, ha riprodotto l'ambiente nel suo, personalizzandolo negli anni con quadri, attrezzi e ninnoli del passato.

E il risultato è davvero sorprendente: nel ristorante si respira un'atmosfera calda e accogliente, tra soffitti in legno, mobili classici e un camino in pietra, dove lo chef griglia con grande maestria carni prelibate (es. bistecca alla fiorentina di vecchia mucca (lunga stagionatura) ; vero vecchio collo di vacca; costine di maiale con la sua cotenna; fegatini di maiale in rete con alloro).

Il tratto che contraddistingue la cucina di Franco è quello della genuinità dei sapori nella loro semplicità, come esaltazione di prodotti di prima scelta; trovata anche grazie al contributo di Anna, sua moglie e figura di mensa che, attraverso l'azienda agricola di famiglia, Fratelli Caretti, rifornisce l'osteria di ottime materie prime. Il padrone di casa Riccardo completa magistralmente l'armonia che solo la tradizione della ricerca in ogni dettaglio può dare. Il risultato sul piatto è sorprendente. Da non perdere i tortellini con crema di affioramento Mirasole, o l'antico ragù di cortile, che porta avanti un'arte contadina basata sul non sprecare nulla. Tra gli antipasti consiglio la carne cruda battuta della razza Frisona Italiana; lumache vignarole con erbe aromatiche; culatello di nera Parmigiana (Spigaroli) con crostini e burro. Tra i primi, oltre ai tortellini alla crema, conquista la lasagna verde alle ortiche, ragù di cortile e crema di vellutata; e straccetti di uova verdi con culatello e carciofi violetti. Ma questo è anche il regno ideale per gli amanti della bassa corte e delle frattaglie, che possono solleticare le papille gustative, scegliendo tra la faraona “alla cenere”; rognone di vitello saltato; frattaglie di agnello e cace e ovuli; cervelli e zucchine fritte; padella di fegatini e cuori di pollo. Non mancano i piatti della tradizione, come la costata di vitello in cotoletta alla bolognese; e polpette di vitello e mortadella con piselli novelli. Chiudete in dolcezza con la torta al cioccolato Persiceto; zuppa inglese o latte al caramello. Ampia carta dei vini, che strizza l'occhio ad interessanti etichette locali. E per chi vuole tornare a casa "con gusto" c'è la bottega dove si possono acquistare alcune prelibatezze, tra cui i tortellini con la crema di pasta; il ragù di cortile; La focaccia di Claudio Gatti con crema Mirasole.

Antica Osteria Del Mirasole | Via Giacomo Matteotti 17 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) | Tel 051 821273 | www.osteriadelmirasole.it

Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | Partita IVA 02990040160 | Mail & Credits - Mappa del sito - Policy - PARTNER - EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548 Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo della Ristorazione, Horeca, GDO, F&B Manager, pizzerie, pasticcerie, bar, turismo, benessere e salute. www.italiaatavola.net è strettamente integrato con tutti i media della rete: il mensile cartaceo e digitale Italia a Tavola, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali del lunedì e del sabato rivolte a professionisti e appassionati, i canali video , le notizie del pomeriggio (Iat Live news) e la presenza sui principali social network (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). © ®